Salute e Famiglia

Italia, vicini all’addio delle mascherine all’aperto: due le possibili date

Si avvicina il tanto sospirato momento di “appendere le mascherine al chiodo”, almeno in assenza di situazioni di assembramenti. Parliamo chiaramente dell’obbligo di indossarle all’aperto, che, diciamocela tutta, in estate diviene un vero e prorpio supplizio. Ma andiamo per ordine. A deciderlo saranno gli esperti, che si riuniranno per un primo incontro la prossima settimana. Ci sono alcune date possibili e si fa sempre più compatto il fronte di chi spinge per inizio luglio. Forse il 5, o comunque non più tardi del 12 del prossimo mese.

L’OSTACOLO DELLE VARIANTI

La volontà è di accelerare i tempi della decisione, anche se pesa, e pure tanto, la diffusione delle temute varianti. In questo caso, essendo queste ultime attentamente monitorate, dalla prossima settimana se ne dovrebbe sapere di più. Sembra però certo che si potrà stare senza mascherina solo nei luoghi all’aperto e dove non ci sono rischi di assembramento perché, altrimenti, andrà sicuramente indossata.


COME I CUGINI LATINI?

Pressioni indirette sulla questione sono arrivate negli ultimi giorni a causa di provvedimenti simili annunciati in Spagna (dal 26 giugno) o già in vigore in Francia da giovedì scorso. Nel resto d’Europa, invece, Belgio, Olanda, Austria, Svizzera e alcuni lander della Germania non è stato mai imposto l’obbligo delle mascherine, così come nel Regno Unito.

IL DILEMMA DELLE DISCOTECHE

Il Comitato Tecnico Scientifico è chiamato a pronunciarsi anche sull’apertura delle discoteche, tema sul quale – dopo un primo incontro – il Cts si è riservato ulteriori approfondimenti: anche questa riapertura potrebbe essere disposta dal Governo da inizio luglio e sicuramente con l’obbligo del green pass.

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Redazione PL