Italia Viva, Faraone: «È più semplice gestire la fase di lockdown che la ripartenza»
Il capogruppo al Senato di Italia Viva conferma l’operato del Governo Conte e rimarca la necessità di unità politica per tutta la fase della ripresa economica del Paese.
La politica quest’oggi è chiamata a rispondere ad un problema importante per l’intero Paese, quello della ripartenza economica. A rispondere alle domande poste dal giornalista Angelo Scuderi nella diretta Facebook di Palermo Live, è stato il capogruppo al Senato di Italia Viva Davide Faraone.
“Dipenderà tanto da quello che la politica riuscirà a fare dopo questa emergenza” ha detto Faraone sui risvolti della fase 2. “Se troverà soluzioni per rilanciare l’economia del Paese allora la percezione sarà positiva. Se invece si gira vuoto, se la politica si divide e divide le istituzioni e non riesce a dare risposte ai cittadini che non ce la fanno, si perderà di credibilità. Io tifo per la prima soluzione. La politica deve dare risposte e avvicinare alle istituzioni”
La gestione dell’emergenza coronavirus, secondo il senatore non poteva essere gestita in maniera migliore: “Sicuramente ci siamo trovati di fronte ad un fenomeno nuovo, dunque sarebbe stato utopistico pensare che chi governava il Paese avrebbe avuto risposte immediate. Abbiamo percorso una strada mai battuta, come quella sul tema dell’indebitamento. Due manovre da 80 miliardi erano impensabili prima del coronavirus. Cassa integrazione estesa a tutti e la possibilità per le imprese di avere risorse e liquidità dalle banche (con tutte le difficoltà del caso). I primi passi sono stati fatti, sono stati sicuramente compiuti degli errori certo, ma bisogna mantenere prima di tutto la compattezza, l’unità di intenti senza divisioni politiche. Paradossalmente gestire il Paese in una situazione di lockdown è più semplice che gestire la ripartenza. Ora il tema principale è non perdere un milione e mezzo di posti di lavoro, secondo le stime della Confcommercio. Perché attualmente la legge impone agli imprenditori di non licenziare, ma a fine luglio, quando questa norma non sarà più in vigore, quanti saranno i lavoratori icenziati? La nostra sfida è evitare che questo accada“.
GLI IMPEGNI DELLA POLITICA
“Per il momento siamo molto impegnati sul fronte turismo – ha spiegato Faraone -. Abbiamo previsto due miliardi in voucher per le vacanze degli italiani, anche se qui si è commesso un errore oggetto di discussione in Parlamento. Ovvero inserire un tetto massimo rispetto all’Isee. Noi vogliamo dare i due miliardi alle imprese turistiche, ma il miglior modo per fare questo è togliere il tetto Isee e garantire a chiunque volesse beneficiarne di poterlo fare”.
Sulla contestazione da parte di alcuni italiani riguardo gli interventi Faraone commenta: “I cittadini, in molti casi, fanno anche bene a protestare, come nel caso di chi non ha percepito ancora la Cassa integrazione. Servono risorse a fondo perduto, in Europa ci stiamo battendo per questo. Così come il Paese ha chiesto richiesto risorse a fondo perduto e non solo prestiti, è corretto che anche questi ritornino ai cittadini”.
LEGA “NORD”?
Il senatore ha commentato così l’operatore del partito di Salvini all’opposizione: “La Lega sicuramente avrebbe agito diversamente sulle gestione del covid-19. Avrebbe assunto un comportamento diverso se fosse stata la Sicilia o il mezzogiorno la parte del Paese più a rischio contagio. Dopodichè sono dell’idea che dovevamo ripartire prima e immaginare una rimozione del lockdown differenziata per territori, regioni o aziende e attività. In Sicilia molto spesso la percezione dei cittadini, non avendo rapporti diretti con le figure istituzionali di questo partito, è che abbiano cambiato pelle. Chi come me ha rapporti con i parlamentari della Lega, che per la maggior parte sono del nord, nota che sono persone a cui sta a cuore una parte del Paese”.
Italia Viva, la nuova forza politica nel panorama italiano, agisce contro il populismo: “Renzi – il leader del partito- dice troppo spesso quello che pensa e molto spesso non è nella pancia di ttutti. Stiamo cercando di mettere su una forza politica che immagina e dice quello che potrebbe essere utile per il Paese mentre i populisti agiscono al contrario, dicono quello che i cittadini vorrebbero sentirsi dire. Sottolineare le cose come stanno, andando controcorrente, è chiaro che ci spinge a dei momenti d’impopolarità ma noi siamo ottimisti”.