Italiano ucciso in Gran Canaria: legato, picchiato e dato alle fiamme
Un italiano, Andrea Costa originario di Cuneo ma che viveva da un anno viveva in Spagna, è stato ucciso a seguito di una lite
Ucciso nell’isola di Gran Canaria un italiano di 42 anni, Andrea Costa, originario di Cuneo che viveva all’estero ormai da un anno. Lo hanno legato, picchiato e poi dopo che è morto, caricato nella sua auto e dato alle fiamme. Per l’omicidio dell’italiano sono indagate otto persone, di cui tre arrestate: sono accusate, a vario titolo, di omicidio, occultamento di cadavere e omissione di soccorso. Alla base dell’accaduto ci sarebbe un litigio nato per un conto non pagato al ristorante.
Secondo quanto si apprende Costa avrebbe gestito per qualche mese ‘Cannabis club’, chiuso all’inizio dell’estate, per scadenza del contratto di locazione. Viveva insieme alla moglie con la quale si era sposato in Spagna, poi la donna è tornata in Italia per riprendere la sua attività lavorativa in Piemonte; l’uomo, invece, aveva deciso di rimanere nell’isola di Gran Canaria per cercare un nuovo lavoro, come cuoco o in un ristorante. Costa, prima di lasciare l’Italia, lavorava presso la fabbrica di pneumatici Michelin di Cuneo dove si era licenziato un anno fa.
LITIGIO PER UN CONTO NON PAGATO
Secondo i media locali, Costa sabato scorso era andato a cena con un gruppo di amici in un ristorante, i quali prima avrebbero consumato della droga. Gli otto indagati, terminata la serata, sono andati via senza pagare il conto e lasciando Costa da solo. L’italiano nella notte ha raggiunto gli amici, qui sarebbe partita un’accesa discussione con il suo coinquilino, David José. Quest’ultimo lo avrebbe legato, picchiato e lasciato morire. Dopo oltre 24 ore, avendo constato il decesso del quarantaduenne, José ha caricato il cadavere nell’auto e lo ha dato alle fiamme. La scoperta del corpo carbonizzato è avvenuta lunedì, ma l’identificazione solamente qualche giorno dopo. A Cuneo sabato sera, dove vive la moglie con il figlio minorenne e la famiglia di Andrea, hanno voluto ricordare il quarantaduenne accendendo dei lumini, esponendoli sulle finestre.