Matteo Messina Denaro, il superlatitante ricercato da 30 anni, di certo nella sua Campobello di Mazara si sentiva sicuro. Lo dimostra un particolare emerso in questi giorni. Il boss ogni sabato mattina andava a salutare l’ultima amante, la maestra Laura Bonafede. Passeggiava davanti la sua casa, nella centralissima via Roma. Nonostante che davanti l’abitazione della donna erano state piazzate dalla polizia telecamere per sorvegliarla, avendo ormai da tempo più di un sospetto sull’insegnante. Ma nessuno ha mai riconosciuto il capomafia. Ed è anche molto probabile che Messina Denaro fosse a conoscenza dell’esistenza di queste telecamere. In un interrogatorio condotto dal giudice De Lucia il capomafia gli confermò, con atteggiamento sornione, che lui era a conoscenza di tutte le attrezzature di sorveglianza installate a Campobello.