La Cassazione ha dato il via libera ai referendum sulla riforma della Giustizia
Si voterà per i referendum sulla Giustizia. La Corte Suprema di Cassazione ha accolto la richiesta avanzata dai consigli di nove regioni
Nella serata d’ieri è arrivato l’annuncio della Lega: «Via libera ai sei referendum sulla Giustizia, promossi da Lega e Partito Radicale. L’ha stabilito la Corte Suprema di Cassazione». I giudici hanno accolto la richiesta dei consigli regionali di Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto. Tutti governati dal centrodestra. Questa decisione di piazza Cavour anticipa il deposito delle firme certificate. Che al momento hanno raggiunto il totale provvisorio di 4.275.000 autografi, ma nella sede milanese della Lega in via Bellerio questa mattina ne sono arrivate ancora 80mila.
QUALI SONO I QUESITI PER I QUALI DI DOVRÀ VOTARE
I quesiti da sottoporre al vaglio degli elettori sono sei. In particolare riguardano la riforma del Csm, la responsabilità diretta dei magistrati, l’equa valutazione dei magistrati, la separazione delle carriere, i limiti agli abusi della custodia cautelare, l’abolizione del decreto Severino. È stato lo stesso Salvini ad annunciare il traguardo raggiunto, aggiungendo che «gli italiani avranno l’opportunità di riformare la giustizia. Appuntamento a primavera».
L’ENTUSIASMO DI SALVINI
Il segretario del Carroccio non ha nascosto il suo entusiasmo, ed ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa. E su Facebook ha scritto:“Grazie!!! La Cassazione ha dato il via libera ai sei Referendum sulla Giustizia. Finalmente gli italiani avranno l’opportunità di cambiare la Giustizia! Appuntamento in primavera”, si legge nel messaggio postatato su Facebook dall’ex vicepremier. E ancora: “Un ringraziamento a chi ha firmato, a chi era presente ai gazebo e nelle piazze, a chi ha dato una mano da Nord a Sud. Vince la squadra, Amici”.