Condannata per droga la famiglia di origini tunisine a cui Matteo Salvini citofonò nel 2020, durante la campagna elettorale, suscitando enormi polemiche.
“Ci hanno segnalato una cosa sgradevole e volevo che lei la smentisse. Ci hanno detto che da lei parte una parte dello spaccio della droga qua in quartiere“, disse il leader della Lega a citofono dopo la segnalazione di un abitante del quartiere.
Segnalazione che si è rivelata fondata. Si è concluso il processo di primo cado, con 21 condanne, nei confronti di un’organizzazione che gestiva lo spaccio in zona Pilastro, a Bologna. Tra i condannati, per l’appunto, anche i membri della famiglia alla quale citofonò il ministro della Lega.