La colonna russa di 60 km di tank bloccata da pochi droni amatoriali e quad
Una colonna di migliaia di carri armati russi bloccata da un commando di trenta membri delle forze speciali dotati, di quad, e supportati da una squadra di piloti di droni amatoriali
Nei primi giorni dell’invasione in Ucraina, la Russia aveva lanciato l’offensiva finale verso Kiev: una colonna di migliaia di carri armati provenienti dalla Bielorussia era arrivata a circa 60 km da Kiev. Poi tutto si è bloccato. Le immagini satellitari che continuavano a mostravano questa infinita colonna di mezzi militari ferma. Ora da quello che scrive il giornale britannico The Guardian, si può capire come gli ucraini abbiano potuto fermare l’Armata Rossa. A compiere il “miracolo” ci hanno pensato i piloti dell’Aerorozvidka, un commando di trenta membri delle forze speciali dotati di quad, supportati da una squadra di piloti di droni amatoriali che sganciavano micro bombe. I piccoli velivoli telecomandati dei civili trasportavano micro bombe pesanti non più di circa 1,5 Kg, e inoltre garantivano la visibilità necessaria per permettere attacchi micidiali.
ATTACCO MICIDIALE ALLA COLONNA DI TANK CON QUAD E DRONI
È stato il comandante dell’unità d’assalto, il tenente colonnello Yaroslav Honchar a raccontare quello che è successo alla colonna di carri armati russi nei primi giorni di guerra. L’imboscata è avvenuta vicino alla città di Ivankiv, non molto distante da Kiev. Il suo commando di 30 uomini a bordo di quad si è avvicinato alla colonna di tank che, incredibilmente, avevano utilizzato una strada troppo stretta per quei mezzi pesanti e soprattutto circondata da foreste che celavano insidie. I soldati dotati di visori notturni, fucili di precisione, bombe con comando a distanza hanno attaccato di notte. «In trenta siamo riusciti in una sola notte a distruggere due o tre veicoli in testa al convoglio, sufficienti a bloccare tutta la colonna. Le notti successive abbiamo distrutto molti veicoli», ha detto Honchar.
Nemmeno il tentativo da parte dei russi di spezzare a colonna in diversi gruppi è servito. Il commando sui quad ha concentrato il proprio attacco sul deposito di rifornimenti. «Il primo scaglione di russi è rimasto senza riscaldamento, senza carburante e senza munizioni. Tutto con un commando di trenta persone», ha ribadito Honchar. A contribuire ulteriormente al successo sono stati i droni. Sono stati i piccoli velivoli civili al successo dell’attacco.
BLOCCATI TRE AEREI IL PRIMO GIORNO DI GUERRA
L’unità Aerorozvidka avrebbe contribuito anche a bloccare l’attacco russo fin dal primo giorno di guerra. Evitando all’aeroporto di Hostomel, a nord-ovest di Kiev, l’atterraggio di tre aerei da trasporto truppe stavano per scaricare 200 parà. Truppe scelte, armate fino ai denti, che avrebbero dovuto arrivare a Kiev. Traguardo mai raggiunto perché gli aerei sono stati individuati dai droni i quali hanno dato le coordinate precise su cui l’artiglieria ucraina ha poi fatto arrivare una pioggia di fuoco. Tutte le informazioni raccolte dal The Guardian sono state confermate da funzionari della difesa degli Stati Uniti d’America che controlla le zone di guerra attraverso i propri satelliti spia.