La Di Dio sui mercatini di Natale in centro: «Scelta ingiusta e scellerata»

Secondo i commercianti gli stand in legno dei mercatini in un periodo come questo tolgono visibilità alle loro vetrine. Il Comune tira dritto. «Attrazione a beneficio di tutti»

palermo

Il Comune, con l’approvazione della Soprintendenza, ha dato il via libera ai mercatini di Natale nel salotto della città. E in via Emerico Amari, all’altezza del Politeama, ed in via Ruggero Settimo sono comparsi i primi stand in legno. Che resteranno installati nel cuore dello shopping fino al 30 dicembre. Questa scelta dell’amministrazione comunale ha fatto infuriare i commercianti, che si ritengono penalizzati, perché sono convinti che questo mercatino tolga visibilità alle loro vetrine. Invece al Comune ritengono che questa iniziativa porterà benefici ai negozianti di via Emerico Amari Amari e via Ruggero Settimo. E vanno dritti per la loro strada.

IL «PROFONDO DISSENZO» DELLA CONFCOMMERCIO

La Confcommercio non condivide le scelte del Comune. E, come si legge sul Giornale di Sicilia di oggi, esprime il suo «profondo dissenso» con le parole della presidente Patrizia Di Dio. «È l’ennesimo schiaffo agli imprenditori che si ritrovano “tombati”, con scarsa visibilità, nel periodo dell’anno di maggiore afflusso ─ dice con fermezza la Di Dio ─. E per di più senza che ci sia mai stata alcuna comunicazione al riguardo e meno che mai condivisione». Proseguendo, la presidente della Confcommercio attacca il Comune. Lo accusa di essere, «ancora una volta incapace di interloquire con le forze produttive della città». E sottolinea, «che questa decisione va anche in totale contrasto con le scelte assunte dalla stessa amministrazione qualche anno fa». Quando, spiega la Di Dio, era stato deciso che «quest’area, di riconosciuto interesse identitario e monumentale, non sarebbe stata più concessa per iniziative poco rispondenti agli interessi di decoro e generali».

«SCELTA INGIUSTA E SCELLERATA»

.Per questo la numero uno dei commercianti della città parla di scelta «ingiusta e scellerata». Ricordando anche i due anni difficili che gli esercenti della zona hanno dovuto affrontare tra lockdown e cantieri. Per questo auspica addirittura lo spostamento di questi stand in legno. Oltre allo sfogo della Di Dio, c’è da registrare l’intervento, con una stoccata polemica, di uno dei commercianti di via Ruggero Settimo, Mario Dell’Oglio: «Da un giorno all’altro, dopo mesi di disagi continui dovuti ai lavori, nel periodo che auspichiamo di maggiore vitalità non solo commerciale, mi ritrovo via Ruggero Settimo trasformata in un mercatino di Natale. Non discuto la scelta dei mercatini natalizi, ma sono certo e fiero di dire che via Ruggero Settimo non merita di essere trasformata in un bazar. A chi si rivolge questa scelta? ─ si chiede Dell’Oglio ─. Chi pensiamo di attrarre con questo tipo di fiera commerciale nel centro della città, nella direttrice che collega i due più importanti teatri della città, lì dove si cerca di resistere ogni giorno mantenendo alto il decoro e l’ambizione della città?».

LA DIFESA DELL’ASSESORE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

L’assessore alle Attività produttive Cettina Martorana difende questa scelta per i mercatini, e chiude alla possibilità di spostare gli stand: «Abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze di tutti, seguendo anche le leggi nazionali che spingono verso questo commercio all’aperto. Per quanto riguarda la scelta del luogo, invece, c’è stato un parere della Soprintendenza che ha autorizzato alcune strade e altre no. Ci sono stand anche nella prima parte di via Magliocco: quest’anno non si è potuto andare oltre perché ci sono i dehors dei ristoranti». Inoltre l’assessore Martorana sottolinea che tutte le regole sono state seguite: dallo spazio di almeno sei metri tra le vetrine e le casette in legno, fino allo spazio sufficiente per il passaggio dei mezzi di soccorso. «Siamo convinti ─ aggiunge l’assessore ─ che questi mercatini rappresenteranno in questo periodo di feste un polo di attrazione che porterà beneficio a tutti. La gente si fermerà agli stand, ma guarderà anche le vetrine ed entrerà nei negozi. Ho notato che anche dal punto di vista del decoro, le cose sono state fatte nel modo giusto con l’installazione di luci e piante». (Foto di repertorio)