Andrea Taormina è lo skipper palermitano cinquantenne, scomparso lo scorso 28 settembre, mentre era in navigazione da San Vito Lo Capo a Balestrate. Quel giorno era uscito in mare alle 18,30 e non è mai arrivato a destinazione. Le prime indagini della guardia costiera fin da subito hanno escluso collisioni con altre imbarcazioni, e, dopo le ricerche, anche l’affondamento. La compagna lo attendeva al porto di Balestrate alle 23,30. Dopo un’ora, non vedendolo arrivare, ha dato l’allarme. Da allora sono trascorsi venticinque giorni e il giallo dello skipper non è stato ancora risolto.
Dal giorno della scomparsa ci sono state due settimane di intense ricerche che, in un tratto di mare relativamente ridotto, hanno mobilitato le capitanerie di porto di Palermo e Trapani, impegnate h 24 con sette motovedette. Coadiuvate da un aereo e un elicottero della Guardia costiera ed un altro dell’Aeronautica militare. Adesso, a quasi un mese dalla scomparsa dell’uomo, dopo che le ricerche sono ferme e si svolgono controlli di routine, ha parlato la famiglia. Accreditando l’ipotesi di una fuga volontaria dello skipper in Tunisia.
Riccardo Taormina, il fratello dello scomparso Andrea, come scrive Repubblica ha detto: «Io, mia madre, la fidanzata di Andrea e il suo migliore amico, l’ultimo ad averlo visto salpare e l’unico con cui è stato a San Vito Lo Capo prima di partire per Balestrate, crediamo nell’ipotesi di allontanamento volontario verso la Tunisia». Il fratello ha anche raccontato: «Nell’ultimo periodo prima di scomparire aveva detto all’ex moglie, agli amici e a me di volersi trasferire». Ed aveva fatto diversi i viaggi in Tunisia, dove pare avesse ormai creato solidi legami. «Negli ultimi cinque anni è stato lì – ha aggiunto Riccardo Taormina -. Anche da solo, per sondare il terreno e diceva che lì, coi suoi soldi, avrebbe potuto vivere da pascià».
Già nei giorni scorsi si era parlato di una pista che portava in Tunisia. Ma la famiglia fino ad ora non si era mai espressa come adesso per accreditare questa ipotesi. Comunque la vicenda resta un giallo. Perché se Taormina è davvero andato in Tunisia, non si capisce come mai l’uomo non abbia più semplicemente scelto di trasferirsi, invece di inscenare una scomparsa. Quel giorno, durante la presunta traversata, il mare era calmo e le condizioni meteorologiche favorevoli. Di fatto l’uomo è sparito nel nulla, così come “Malandrina” la sua barca a vela bianca e blu.