“La Famiglia”, il gioco che offende la memoria delle vittime di mafia: Chinnici presenta interrogazione alla Commissione Europea
Un gioco da tavolo ispirato alla guerra di mafia che ha insanguinato la Sicilia negli anni ’80, segnando in maniera indelebile la storia dell’Isola e dell’intera Nazione. Questo è ciò che propone “La Famiglia – The Great Mafia War”, lanciato dalla società tedesca Boardgame Atelier, suscitando forte indignazione a livello europeo.
Il prodotto, rivolto a giocatori maggiori di 16 anni, riduce una delle pagine più tragiche della nostra memoria collettiva a semplice intrattenimento, trasformando un conflitto reale in un gioco di strategia, dove l’obiettivo è la “conquista dei territori controllati dalle famiglie mafiose siciliane”. In un contesto come quello siciliano, dove la lotta alla mafia rappresenta ancora una battaglia quotidiana, un simile gioco risulta offensivo alla memoria di chi ha sacrificato la propria vita per combattere la criminalità organizzata e altresì dei loro familiari. Tra questi, il giudice Rocco Chinnici, promotore del Pool antimafia, che ha dedicato la sua esistenza alla difesa della legalità e dello Stato di diritto.
L’interrogazione alla Commissione Europea
Sulla questione, è intervenuta l’europarlamentare Caterina Chinnici, unitamente ai deputati italiani del PPE, predisponendo un’interrogazione scritta alla Commissione Europea per chiedere di valutare la possibilità di vietare la commercializzazione del prodotto nel mercato interno. “Questo gioco non solo è profondamente lesivo della dignità dei siciliani e della stessa regione Sicilia, ma è anche irrispettoso nei confronti di tutti coloro che, come mio padre, hanno dato la vita nella lotta alla mafia. Banalizza atti criminali realmente accaduti, trasmettendo un messaggio diseducativo, in contrasto con i valori fondamentali europei ”, ha dichiarato.