Silvio Berlusconi, quando il 19 gennaio 2022 si accingeva al primo ricovero al San Raffaele di Milano, ha redatto il testamento contenuto in un una busta non sigilalta, recante la scritta “Ai miei figli”. E poi: “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue”. Nelle 15 righe della lettera ha scritto per loro parole parole commoventi .Ha voluto salutare così i suoi eredi. Ma nella busta ha inserito anche un messaggio, per spiegare i “legati”, i lasciti per il fratello, la Fascina e Marcello Dell’Utri, che si aggiungono a quelli, ovvi, per i cinque figli
Nel messaggio allegato al testamento Berlusconi, per spiegare il perché dei “legati”. ha scritto: «Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me» Ha voluto motivare così i i lasciti di cento milioni di euro a testa per il fratello Paolo, e per la sua ultima compagna Marta Fascina, che ha condiviso con lui gli ultimi anni, contrassegnati dai pesanti problemi di salute. Ed inoltre altri 30 milioni di euro per il suo storico collaboratore Marcello Dell’Utri. L’uomo che lo ha accompagnato nell’avventura di Milano 2, tra gli anni Sessanta e Settanta, e poi in Publitalia nei dorati anni Ottanta fino agli anni Novanta, con la fondazione di Forza Italia e la discesa in politica.
Una svolta che a Dell’Utri, così come al Cavaliere e forse ancora di più, è costato carissimo in termini personali, con le pesantissime indagini per mafia e la condanna che lo ha portato in carcere.