La Caronia attacca Gianna Fratta, la direttrice del Politeama: «Spot osè»

La deputata leghista Marianna Caronia ha “bacchettato” la direttrice artistica del teatro Politeama di Palermo, chiedendone l’allontanamento

Dal mese di maggio Gianna Fratta è la nuova Direttrice artistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. L’incarico le è stato conferito da Nicola Tarantino, che di recente è stato nominato Commissario straordinario della Fondazione dall’assessore regionale al Turismo Manlio Messina. La giovane e affascinante direttrice d’orchestra, è nota anche per anche per il suo matrimonio con il cantante rock Piero Pelù. La Fratta, per pubblicizzare il concerto da lei diretto venerdì scorso al Teatro Politeama di Palermo con la più grande pianista vivente, Marta Argerich, ha pubblicato un post su Facebook. Un annuncio ironicamente osé, nello stile di quelli commerciali pubblicati sui giornali, per avvicinare il grande pubblico a uno dei “mostri sacri” della musica.

IL POST “OSÈ”

Questo il post che ancora si può leggere su Facebook: “Alle 21 stasera vi do un appuntamento amoroso. No perditempo, solo veri interessati ad esperienze di gruppo eccitanti, appassionate e piene di musica. Non dovete fare un viaggio fino a Palermo per vivere la magia del concerto di Schumann suonato da Martha Argerich, sentire il suono dell’orchestra Sinfonica Siciliana, vedermi dirigere, ascoltare il famoso Secondo di Rachmaninov suonato da Rivera e gustarsi l’esplosione dell’Uccello di fuoco. Il tutto in diretta! Basta solo andare su questo link alle ore 21.00”. E seguiva il link che permetteva di assistere in diretta all’evento.

MARIANNA CARONIA NON HA GRADITO

Questa iniziativa della direttrice del Politeama non è piaciuta alla parlamentare della Lega all’Assemblea regionale siciliana Marianna Caronia, che ha bacchetto la musicista. “Forse l’avrà considerata una “simpatica” boutade pubblicitaria ─ ha detto la Caronia ─, ma le parole utilizzate dalla Direttrice artistica della Foss Gianna Fratta per invitare a una diretta streaming sono decisamente di cattivo gusto, fuori luogo e, soprattutto, indicano una gran confusione tra ruoli pubblici e strumenti privati”. Ed ha continuato aggiungendo: “Oltre a toni decisamente inappropriati per chi svolge una funzione pubblica lautamente retribuita con fondi pubblici, vi è anche la gravità formale del rimando ad un canale privato per seguire la diretta streaming della Fondazione. Quando quest’ultima possiede propri strumenti e canali di comunicazione. Insomma, con poche parole pubblicate su Facebook la Direttrice Fratta è riuscita a fare una pessima figura che ricade inevitabilmente sulla prestigiosa struttura culturale”.

“Un motivo in più – ha concluso – perché il governo regionale, a partire dal Presidente e dall’Assessore al turismo, provvedano con estrema urgenza ad ascoltare l’appello rivolto dalla quasi totalità dei maestri d’orchestra, nominando il CdA della Fondazione e permettendo così di riprendere un normale percorso gestionale, che si spera ponga fine a certi eccessi e sbandate dell’attuale dirigenza”.

LA RISPOSTA DI GIANNA FRATTA

La direttrice artistica del Politeama non ha risposto direttamente, ma ha pubblicato un altro post sulla sua pagina Facebook dal titolo “Non c’è bisogno di spogliarsi”, facendo riferimento alla proposta artistica ricevuta via mail da una giovane musicista che aveva allegato anche alcune sue foto “di indubbio valore estetico”. Ed ha spiegato: “Il pianoforte si suona dalla parte dei tasti, non sdraiate sulla coda seminude; il violoncello suonato con scollatura e minigonna non ha un suono più bello; la bacchetta per dirigere si tiene in mano, non in altri posti improbabili…”.

Concludendo la sua riflessione sul rapporto tra donne e arte con altre parole destinate a rinfocolare la polemica: “Le Donne e le Artiste vere per suonare, dirigere, costruirsi carriere e raggiungere obiettivi, non hanno bisogno di spogliarsi. Le artiste vere si spogliano solo quando vogliono e per chi scelgono. Dovunque, se credono, ma non in una sala da concerto, o nei templi dell’arte, dove bisogna solo inchinarsi e rendere omaggio a Puccini, Bach, Mozart, Beethoven. Con dignità e serietà”.