Il giornalista gastronomico Niccolò Vecchia, aggirandosi nel sito de La Molisana, uno storico pastificio che produce prodotti di qualità, è entrato nelle schede-prodotto dei vari formati di pasta. Ha notato una schermata sul formato numero 25 che nel catalogo Molisana sono da sempre le “abissine rigate”. Si tratta di un formato di pasta presente anche nei cataloghi di altri pastifici, nato nella prima metà del novecento e così denominati in omaggio alla cronaca e all’attualità. Nello specifico la conquista dell’Abissinia, poi diventata Etiopia, durante gli Anni Trenta, in pieno fascismo. La scheda-prodotto, come ogni scheda,prodotto sul sito di Molisana – racconta storia e vicende del formato in questione. E ne spiega la nascita durante il colonialismo italiano, dando infine suggerimenti su cottura e ricette.
Il giornalista Vecchia ha condiviso nel suo profilo Facebook la scheda-prodotto della pasta formato “abissine”. Molti suoi follower si sono scatenati, riservando al rinomato pastificio violenti attacchi, definendolo “fascista e colonialista”. Lo stesso giornalista ha attaccato l’azienda, l’ha invitata a scusarsi, e l’ha minacciata pubblicamente di boicottarla e smettere di comprarla. Infine ha chiesto anche di cambiare nome a questo formato storico di pasta. La polemica è rimbalzata su Repubblica, su Ansa, su altri quotidiani e si è ingigantita. Poco importa che “la Molisana” produca una ottima pasta, e che anche altri grandi pastifici, hanno nei loro cataloghi formati di pasta che ricordano quel periodo. La macchina del fango è partita, e in poche ore lo storico pastificio è diventato il male assoluto.
In un primo momento la Molisana, ha subito tentato di smorzare le polemiche dichiarando che nel nome di quel tipo di pasta non vi era alcun intento celebrativo. Inoltre ha anche pubblicato un post su Instagram in cui ha chiesto scusa ufficialmente. “Ci scusiamo per il riferimento riguardante i formati di pasta Abissine rigate e Tripoline ─ si legge ─ che hanno rievocato in maniera inaccettabile una pagina drammatica della nostra storia. Cancellare l’errore non è possibile, ci stiamo già impegnando a revisionare i nomi e i contenuti dei formati in questione attingendo alla loro forma naturale”. Inoltre ha tolto dal suo catalogo la descrizione delle Abissine, sostituendola con due righe di spiegazione e scuse.