La montagna… in Sicilia: ci vivono solo 2000 anime, ma è stato scelto come borgo medievale più bello d’Italia | Il suo nome nasconde un segreto ancora ignoto

Montalbano Elicona di notte

La montagna in Sicilia: è il borgo medievale più bello d'Italia (Depositphotos) - Palermolive.it

Un luogo altamente suggestivo, che trasuda storia da ogni sua pietra: è il borgo medievale più bello d’Italia e si trova in Sicilia.

C’è un borgo, nella Sicilia tanto cara al dio del Sole, il cui fascino longevo è sopravvissuto all’incedere del tempo, spazzando le nebbie dell’oblio che troppo spesso avvolgono i luoghi pregni di storia. Una storia che affonda le sue radici nel IX secolo d.C., quando l’egemonia bizantina portò il paese ad assumere le sembianze di una rocca fortificata.

A tale dominazione ne seguirono altre, da quella di matrice araba a quella normanna, transitando financo attraverso l’occupazione di una colonia “lombarda” del Monferrato e abile nel commercio di cereali, bestiame, lana e pelli. Fu all’inizio del 1300 che la località raggiunse l’apice dello splendore, inducendo Federico III d’Aragona a farne una vera e propria residenza reale, con decorazioni esterne e tesori.

Il castello sovrasta il centro cittadino e costituisce uno dei tanti punti di forza turistici di questo luogo, che sorge a quota 908 metri sul livello del mare ed è raggiungibile per mezzo di stradine medievali che profumano di antichità, nell’accezione più nobile del termine.

Fra le soste obbligate v’è quella che consente di ammirare la chiesa di Santa Caterina, perfetta summa di stili architettonici distanti fra loro. Va poi fatta menzione della Cappella Reale d’età bizantina e dei musei dedicati alle Armi Bianche e agli Strumenti musicali di epoca medievale.

Il borgo più bello d’Italia sorge in Sicilia: ecco qual è

Queste sono solo alcune delle peculiarità di Montalbano Elicona (Messina), località insignita nel 2015 del titolo di “Borgo più bello d’Italia”. Sulla sua area, peraltro, insiste un gruppo di megaliti di arenaria quarzosa, noto a tutti come “Stonehenge siciliana“. Esso si trova presso l’altipiano di Argimusco e la sua origine parrebbe essere del tutto naturale; tuttavia, ciò non ne inficia affatto la magia.

Curiosi, poi, i risultati emersi dalla ricerca etimologica: il nome Montalbano Elicona potrebbe derivare dal latino (“mons albanus”, “monte bianco” come la neve, vista l’altitudine) o dalla lingua araba (“al-bana”, “luogo eccellente”). “Elicona” è invece un appellativo di origine ellenica, in quanto il fiume Elicona (da “Elikòn”, “tortuoso”) segnava il confine fra Tindari e Tripi.

Il castello di Montalbano Elicona
Il castello di Montalbano Elicona (Depositphotos) – Palermolive.it

Montalbano Elicona e la tradizione gastronomica

Tra le tipicità gastronomiche del ridente paesino del Messinese rientrano le fave a maccu, la ricotta fresca, i formaggi, le provole, il finocchio selvatico e la scurcilla (cotica di maiale). Nel settore dolciario sono particolarmente apprezzati i biscotti cu ciminu, a base di semi di anice.

Grande attenzione viene infine riservata alla panificazione: il pane di Montalbano Elicona è preparato con l’uso di tutte le antiche farine siciliane, per poi essere cotto rigorosamente nel forno a legna.