Il quartiere Noce ha ricordato il giovane Agostino Cardovino, il ragazzo morto investito nel giugno 2020 all’incrocio tra via Perpignano e viale Regione Siciliana.
La mamma di Agostino Rossella ha voluto scrivere una lettera dove ha parlato di come la scomparsa del figlio ha cambiato la sua vita in questo anno.
“12 mesi…
Vuoto, assenza, mancanza, silenzio, apatia, dolore!
La tua morte ha cambiato il mio modo di vedere la vita. E se prima il mio Mondo, il nostro Mondo, era a colori, adesso vedo tutto nero, tutto buio, tutto cupo.
12 mesi…
Sembra ieri, quella nostra ultima foto, quella nostra ultima sera, quella nostra ultima telefonata. Eppure, il dolore che ho dentro sembra vivere in me da un’eternità. Lacerante, profondo, perforante. Si, perforante! Perché è un dolore che mi ha bucato il cuore e l’anima. Un dolore che, seppur dovessi vivere 100 mila vite, porterei sempre con me.
12 mesi…
In cui mi sono chiesta perché? Perché tu? Perché noi? Perché adesso? Perché continuo a vivere? Perché continuo a resistere a questo dolore? Perché non torni? Non avrò mai le risposte alle mie domande, non saprò mai cosa è realmente accaduto. Chi potrebbe darmi in parte le risposte che cerco continua a tacere, invece il mio dolore forte e logorante, urla dentro tutta la RABBIA ed i PERCHE’.
12 mesi…
Chissà come saresti diventato, come avresti vissuto quest’anno anomalo dove la Pandemia ed altri lutti hanno colpito la nostra famiglia, il nostro quartiere; chissà con quale gioia avresti appreso delle nascite e delle prossime creature che arriveranno ad allietare le famiglie di alcuni dei nostri e dei tuoi più cari amici. Saresti stato felice ed uno “zio” perfetto.
12 mesi…Durante i quali sei riuscito a far capire a tutti tante cose. Intanto l’importanza di non lasciare nulla al caso, di non rimandare nulla a domani, perché amore mio, abbiamo purtroppo capito che la vita è un attimo. Siamo riusciti a capire che, i veri amici sono quelli che ci stanno vicino soprattutto quando soffriamo e piangiamo, è facile essere amico quando tutto va bene, più difficile quando il dolore diventa il proprio male incurabile con cui convivere. Sei riuscito ad unire ancora di più me, papà e Peppe. Prima ci amavamo, adesso il sentimento che ci lega è ancora più forte, perché viviamo l’uno per l’altro, nel tuo ricordo.
12 MESI…
NEI QUALI HO VISTO QUELL’UOMO CHE HO SPOSATO E CHE AMO DA SEMPRE, IL TUO MERAVIGLIOSO PAPÀ, DIVENTARE PICCOLO E INDIFESO DAVANTI AL SUO DOLORE STRAZIANTE, MA FORTE, GRANDE E PROTETTIVO DAVANTI AL MIO. LUI MI HA PRESO PER MANO E MI HA CONDOTTO AVANTI NELLA STRADA DI QUESTA VITA CHE, PER ME È DIVENTATA OSTILE.
12 MESI…
DURANTE I QUALI HO VISTO TUO FRATELLO, L’ALTRO GRANDE ED ETERNO AMORE DELLA MIA VITA, CAMBIARE, DIVENTARE ANCORA PIÙ UOMO, SOPPORTANDO DI VIVERE CON QUESTO GRANDE MALE DENTRO AL CUORE ED ALL’ANIMA PER TUTTA LA SUA VITA.
12 mesi…
Durante i quali ho chiesto, chiedo e chiederò giustizia! Non mi accontenterò della giustizia processuale che darà solo una parziale verità. Io chiederò sempre la verità vera, io chiederò sempre di sapere cosa è successo, perché è successo. Non mi fermerò davanti a nessun ostacolo, perché io ho il diritto di sapere cosa è accaduto 12 mesi fa. La verità amore mio, la conoscete al massimo in tre e, se è vero che tu non potrai più dirmela, anche se io ti aspetto nei miei sogni, continuo a sperare che un giorno, le altre due persone che la conoscono, possano, passandosi una mano sulla coscienza, dare un minimo di pace ad una madre che, chiede solo di sapere la verità!
Agostino, quello che eravamo, quello che siamo, quello che saremo, io e tu lo sappiamo perfettamente. Ti amo sopra ogni cosa. Ieri, oggi, domani, sempre…