L‘Eurovision song contest 2022 ha preso il via ieri sera a Torino con la prima semifinale. Uno spettacolo atteso e, stando ai dati Auditel della serata, molto gradito dal pubblico. Mika, Laura Pausini e Alessandro Cattelan hanno tenuto il palco egregiamente, seguendo una scaletta molto snella, che ha messo in primo piano le canzoni in gara. Durante la serata tutto è filato liscio, se non fosse che in chiusura a Laura Pausini è “scappata” una imprecazione. Si era appena concluso il televoto e d era arrivato al momento clou della prima serata, quando i tre conduttori si alternavano per annunciare le 10 canzoni andate in finale delle 17 presentate.
Quando è stato il turno di Laura Pausini per annunciare, in inglese, la sesta canzone finalista, la cantante ha avuto un “inciampo linguistico”, una difficoltà a pronunciare la parola “sixth”, “sesto”. Ovviamente un lapsus casuale, fortuito, per una che conosce benissimo la lingua. Mentre Mika le suggeriva la parola, alla Pausini è sfuggita una sincera imprecazione, un italianissimo “porca vacca”. Lei stessa, subito si è scusata, dicendo, divertita “Sorry”, e, continuando, sempre in inglese ha aggiunto, scherzando: “Sono solo una ragazza italiana…” Tanti gli applausi per lei dal divertito pubblico presente a Torino per il momento goliardico regalato in mondovisionet. Il video è diventato virale nel web, e social hanno già ribattezzato questo momento come “iconico”.
Ma quel “porca vacca” uscito dalle labbra della Pausini, pare non sia stato un fuori programma. Si tratterebbe di una uscita inserita volutamente nei copione dato dalla Rai ai tre conduttori. Infatti la stessa ed identica gag composta da un finto impappinamento seguito dall’esclamazione di sconforto sarebbe stata provata, identica, anche durante le prove generali, mentre c’era il pubblico in sala. Tanto è vero che di quest’altro “porca vacca” esiste un altro video con una versione alternativa, ripreso il giorno prima della semifinale televisiva. Si sconosce i motivo per il quale gli autori hanno voluto inserire questa imprecazione, seppure soft, nel copione dell’“Eurovision song contest 2022”.