La più moderna e potente fregata russa colpita da un razzo ucraino

Dopo l’incrociatore Moskova, altro duro colpo per la marina russa. Starebbe bruciando una moderna e potente fregata, colpita da razzi ucraini

Dopo il clamoroso affondamento dell’incrociatore Moskva del 14 aprile, l’esercito di Kiev rivendica un nuovo colpo a effetto delle sue linee di difesa del nemico: la fregata russa “Admiral Makarov” sta bruciando vicino all’Isola dei Serpenti, nel Mar Nero, dopo essere stata colpita da un razzo ucraino Neptune. Come ha rifwrito riferisce il deputato Oleksiy Honcharenko, citato dai media ucraini. Sulla nave si sarebbe verificata un’esplosione, seguita da un incendio. Quell’area del Mar Nero è stata sorvolata da aerei russi, e navi di soccorso sono arrivate dalla Crimea in aiuto della fregata. Da parte russa non ci sono state conferme.

Il Cremlino, come di solito avviene in questi casi,  sostiene di non avere alcuna informazione su navi russe colpite. Però su su Telegram circolano foto di una nave in fiamme. La fregata che starebbe bruciando vicino all’Isola dei Serpenti, in aprile ha partecipato all’attacco della città di Odessa. Per questo, se la notizia venisse confermata, per gli ucraini significherebbe aver colpito un obiettivo molto importante, poiché la “Admiral Makarov” è l’ultima e più moderna nave della sua classe.

SE CONFERMATO, SAREBBE UN ALTRO DURO COLPO PER LA RUSSIA

A colpire la moderna ed efficace frgata, ultima arrivata nella flotta del Mar Nero, sarebbe stato un razzo ucraino Neptune. A bordo si sarebbe verificata un’esplosione, seguita da un incendio, mentre dalla costa si scorgeva una colonna di fumo nero. Per lo Stato maggiore di Kiev, questa  è l’undicesima nave persa dai nemici dall’inizio del conflitto. La conferma dell’attacco sarebbe molto significativa, perché sferrato nello stesso tratto di mare, nei pressi dell’isola dei Serpenti, già diventata uno dei simboli della resistenza.

Dopo che i suoi difensori avevano rifiutato di arrendersi, “mandando a quel paese” i russi. Nessuna conferma arriva nemmeno dal Pentagono, che dice di “non avere informazioni a supporto” della notizia.  Atteggiamento di basso profilo comprensibile, dopo che le accuse di aver fornito agli ucraini informazioni di intelligence che li hanno aiutato a colpire l’incrociatore russo Moskva. Affondato il 14 aprile,  colpito da due missili ucraini.

L’ELIMINAZIONE DELLA FREGATA ESCLUDE  SBARCHI RUSSO

Il fatto che le due principali unità russe della flotta del Mar Mero hanno subìto danni dai missili ucraini.  significa che l’ipotesi di uno sbarco ad Odessa dei marines russi diventa irrealizzabile. Da un paio di mesi ci sono quattro navi da sbarco russe  pronte ad entrare in azione e scaricare 1500 uomini sulla costa. Ma adesso deve abbandonare questa opzione. perché un’azione come questa è assolutamente irrealistica. Infatti, se non adeguatamente protette, le navi da sbarco non riuscirebbero neppure ad avvicinarsi alla costa.

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