La Procura di Palermo oscura 34 siti web per vendita illegale di farmaci
Blitz della polizia postale per una operazione a livello europeo. I pm: «La vendita di farmaci illegali è pericolosa per la salute»
La polizia di Stato ha oscurato e resi irraggiungibili in Italia 34 siti che vendevano online farmaci per i quali risulta necessaria la preventiva autorizzazione sanitaria. Tutti i siti oscurati erano registrati e ospitati presso server esteri e indicizzati sui motori di ricerca. I decreti di sequestro, emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, hanno consentito di interrompere questa attività delittuosa e impedito quindi la vendita alle famiglie italiane.
OPERAZIONE INTRNAZIONALE
A livello internazionale l’operazione l’ha avviata il segretariato generale Interpol di Lione nell’ambito del “Illicit Goods and Global Health Programme”. E realizzata con la collaborazione di 194 Paesi. In quanto si tratta di un’attività che mira a promuovere un’azione di contrasto nei confronti delle organizzazioni criminali dedite alla distribuzione online dei prodotti farmaceutici non corrispondenti agli standard di sicurezza internazionali. Ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla pericolosità dell’acquisto di farmaci, venduti attraverso canali non ufficiali. Con particolare riferimento a quelli utilizzati per la cura del Covid-19.
VENDITA ONLINE SOLO PER FARMACI SENZA PRESCRIZIONE
L’Aifa qualche settimana fa aveva certificato la crescita degli acquisti di medicinali contraffatti in rete, servendosi di canali non autorizzati. Ma sul fenomeno di prodotti acquistati online risultati falsificati o illegali erano arrivate segnalazioni anche da cittadini, associazioni e aziende del settore. L’Aifa, ha ribadito la regolamentazione vigente in Italia in materia di vendita online di medicinali al pubblico. È consentita la vendita online alle farmacie e agli esercizi commerciali parafarmacie o corner della salute della grande distribuzione organizzata. Ma «limitatamente a farmaci senza obbligo di prescrizione, escludendo al momento la possibilità di vendita online di medicinali attraverso le piattaforme di e-commerce».