La Procura su Sammartino: “Sapeva guardarsi bene, escludeva dalle liste soggetti vicini alla mafia”
Preoccupato di mettersi al riparo da eventuali indagini, escludeva dalle liste soggetti in odore di criminalità organizzata. Così si esprime la Procura su Luca Sammartino, vice presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana indagato per corruzione aggravata nell’ambito dell’inchiesta denominata “Pandora”.
“Cercava di acquisire informazioni dall’arma”
Sammartino, inoltre, si sarebbe attivato “per porre in essere attività di vigilanza e di bonifica tecnica dei locali della sua segreteria politica avvalendosi di personale dell’Arma dei carabinieri in servizio e in quiescenza, cercando inoltre di acquisire informazioni riservate circa l’eventuale pendenza a suo carico di procedimenti penali”. Il gip di Catania si è riservato di decidere nei confronti di un militare in servizio attivo.
Le dimissioni di Sammartino: “Certo che emergerà la mia estraneità ai fatti”
Poco dopo la sospensione dal proprio incarico, Luca Sammartino ha rimesso le sue dimissioni al Presidente Renato Schifani. “Ho scritto una nota al presidente della Regione per rimettere l’incarico di assessore regionale e vice presidente della Regione dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un’ipotesi di reato lontana nel tempo – dichiara -. Ringrazio il presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a 5 fa, che con stupore leggo mi vengono contestati”.