La Rai perderà il Festival di Sanremo? Tra le alternative anche il Teatro Massimo di Palermo

Sembra inverosimile, ma la Rai rischia davvero di perdere il Festival di Sanremo. Il Comune di Sanremo ha pubblicato, infatti, la gara per assegnare l’organizzazione del Festival della Canzone Italiana a tutti “gli operatori economici titolari di un canale generalista nazionale”. I piani alti della Rai, nell’eventualità di perderlo, mettono già al vaglio per il 2026 un piano per approntare un’ipotesi alternativa.
Il Servizio Pubblico pare sia stata molto infastidito dalla delibera per la richiesta di un cospicuo aumento della richiesta economica: la base d’asta annunciata sarebbe di 6,5 milioni l’anno, contro gli attuali 5 previsti dall’ultima convenzione. Inoltre il comune ligure richiede ben altri 4 programmi tv in onda dalla città dei fiori. Al momento, tuttavia, il servizio pubblico non sembra nella posizione di poter rinunciare al più importante evento televisivo dell’anno. Basti pensare che Sanremo 2025 ha totalizzato nell’ultima edizione oltre 65 milioni di raccolta pubblicitaria, con un trend continuamente in crescita negli ultimi 6 anni.
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Rai, le alternative a Sanremo
In pole position si è già parlato di Torino, non è stata presa ancora alcuna decisione al riguardo secondo l’agenzia Adnkronos. Il capoluogo piemontese viene preso in auge perché nel capoluogo piemontese la Rai ha organizzato un’edizione dell’Eurovision Song Contest nel 2022. La scelta Torino, oltre che alla presenza di strutture adeguate ad ospitare un simile evento, dipenderà anche dalla qualità dell’eventuale accordo con l’amministrazione comunale.
“Le suggestioni sono tante – scrive l’Ansa – dal Massimo di Palermo al Petruzzelli di Bari, restando nell’ambito dei teatri e di città in grado di garantire un’ampia ricettività al plotone di addetti ai lavori che si mobilita ogni anno. Peraltro già in passato, in occasione di rinnovi particolarmente complicati della convenzione tra Viale Mazzini e la Città dei Fiori, altri sindaci e Regioni si sono candidati a ospitare il festival. E in ogni caso soltanto la Rai, in base agli accordi con l’Ebu, è titolata a mandare il rappresentante dell’Italia all’Eurovision”.
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