La Russia provoca la Nato, e ormai tutta l’Ucraina è un campo di battaglia

Ancora una giornata drammatica in Ucraina, con decine di raid nelle città assediate. Attaccata la base militare di Yavoriv, a 20 chilometri dalla Polonia, paese Nato

Le sirene suonano in continuazione  in quasi tutta l’Ucraina: in almeno 19 delle 24 province del Paese la nottata è stata ancora di paura, sotto il fuoco dell’artiglieria russa. Mentre a Mariupol si rischia il peggio, con la popolazione ormai allo stremo senza cibo, acqua, luce e medicine. E a Odessa ci si prepara per un’invasione russa dal mare. Infatti, secondo quanto riporta il New York Post, le forze russe hanno pianificato l’attacco nei giorni scorsi ma sono state costrette a rimandarlo a causa delle cattive condizioni climatiche che hanno costretto al loro flotta a tornare a Sebastopoli, in Crimea.

IN UCRAINA  KIEV SI PREPARA LA BATTAGLIA FINALE

Gli scontri più duri però si registrano ancora sul fronte orientale. Le forze russe avanzano sempre più verso Kiev da Nord-Ovest e Nord-Est. Gli attacchi dell’esercito di Putin hanno distrutto un aeroporto nella città di Vasylkiva, a sud della capitale. La maggior parte delle truppe russe si trova a circa 25 chilometri dal centro della città, riferisce l’intelligence britannica, in un“tentativo di circondare la città”. I difensori sono pronti all’assedio e hanno scavato posizioni difensive lungo tutte le principali linee di comunicazione che portano in città e sparso trappole anticarro. Ma i sobborghi della capitale continuano a essere bersaglio d’intensi bombardamenti. A Kiev si prepara la battaglia finale.

PROVOCAZIONE ALLA NATO

In Ucraina il conflitto è ad un passo dalla Polonia, e quindi  dai confini con l’Unione europea. Missili russi hanno distrutto una base militare a Yavoriv, a metà strada fra Leopoli e il confine polacco, da cui dista circa 25 km. Sono state uccise 35 persone, fra i 134 feriti anche olandesi affiliati alla legione straniera. Mosca rivendica di aver ucciso “mercenari stranieri”, e distrutto “armi straniere”. Purtroppo non si tratta di un luogo qualsiasi: il Yavoriv Training Center è al confine con la Polonia, da cui in linea d’aria dista 15-20 chilometri, e la Polonia è un Paese della Nato. Non ci vuole molta fantasia per immaginare le conseguenze di un “errore” di qualche manciata di chilometri nel lancio dei missili.

Ma c’è di più: in questa  base militare, che ufficialmente si chiama Centro internazionale per la pace e la sicurezza,  a settembre si sono svolte le esercitazioni militari ucraine in coordinamento con la Nato. Proprio mentre Russia e Bielorussia tenevano le loro esercitazioni su larga scala che già allarmavano l’Occidente. Agli addestramenti di  Yavoriv  parteciparono 4.000 soldati ucraini e 2.000 stranieri. Anche in questi giorni si trovavano nella base di Yavoriv istruttori militari stranieri.