La scuola di Messina Denaro sarà intitolata a Giuseppe Di Matteo, accettata la discussa proposta a Castelvetrano

Il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano: “Questo è un territorio dove la mafia si è sposata, ha battezzato i suoi figli. Un territorio contaminato. E per decontaminarlo non basta dire: ‘Io sono antimafioso’”

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La proposta dell’Anm di Marsala è stata accettata: la scuola elementare “Ruggero Settimo” di Castelvetrano ha comunicato, attraverso la segretaria del collegio dei docenti, Maria Guzzo, che il plesso sarà intitolato al piccolo Giuseppe Di Matteo. Un gesto eloquente se si pensa che proprio quell’istituto fu frequentato da bambino da Matteo Messina Denaro; ora sarà intitolato al figlio di Santino Di Matteo, rapito il 23 novembre 1993, perché il padre aveva iniziato a collaborare con la giustizia. Dopo un sequestro di 779 giorni, il ragazzino fu strangolato e sciolto nell’acido a pochi giorni del suo quindicesimo compleanno.

L’intitolazione della scuola di Messina Denaro

La proposta di intitolare al piccolo Di Matteo la scuola di Castelvetrano è stata oggetto dell’assemblea cittadina nella sala del Collegio dei Minimi di Castelvetrano. Presenti alcuni insegnanti, le autorità cittadine, il vescovo, il sindaco, il presidente dell’Anm Marsalese, i giornalisti e pochi genitori. Ad introdurre l’assemblea un intervento dell’ex procuratore nazionale antimafia Piero Grasso.

Nonostante le polemiche scoppiate nei giorni scorsi, dovute alle perplessità di alcuni docenti e genitori in merito alla proposta, alla fine si è giunti all’approvazione. Stessa decisione ha preso il Consiglio d’istituto. Adesso le successive tappe riguardano l’autorizzazione dal Comune, dall’ufficio scolastico e infine dalla Prefettura.

“Un segnale per i bambini”

“Questo è un territorio dove la mafia si è sposata, ha battezzato i suoi figli. Un territorio contaminato. E per decontaminarlo non basta dire: ‘Io sono antimafioso’”. Così ha esordito il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano nel suo intervento all’assemblea cittadina. “Quando ho saputo della proposta ho manifestato il mio entusiasmo perché se noi raccontiamo anche con le intitolazioni delle scuole le vittime, se chiamiamo la scuola Di Matteo e diciamo perché lo facciamo i bambini lo capiranno e porteranno questo segnale a casa. Questo deve essere il nostro obiettivo culturale”.

 

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