“La Sicilia al posto di Sanremo, ma gli aeroporti non sono il massimo”: il futuro del Festival

Sono giorni movimentati per il futuro del Festival di Sanremo. La Rai, infatti, potrebbe perdere la possibilità di vincere il bando per la kermesse, che si svolge ogni anno a febbraio in Liguria. Nel frattempo, i piani alti di viale Mazzini stanno cercando delle possibili alternative al teatro Ariston per cercare un luogo dove potrebbe svolgersi il Festival della Canzone Italiana 2026.

Tra le ipotesi dei giorni precedenti ci sono state: Torino, dove si è svolto con successo l’Eurovision Song Contest, Palermo, in particolare al maestoso Teatro Massimo, e la Puglia. Delle soluzioni che rientrano solo nel piano delle ipotesi, dato che c’è la probabilità che la Rai vinca lo stesso il nuovo bando, con specifiche richieste, da parte del Comune di Sanremo. La base d’asta annunciata sarebbe di 6,5 milioni l’anno, contro gli attuali 5 previsti dall’ultima convenzione. Inoltre il comune ligure richiede ben altri 4 programmi tv in onda dalla città dei fiori.

Al momento, tuttavia, il servizio pubblico non sembra nella posizione di poter rinunciare al più importante evento televisivo dell’anno. Basti pensare che Sanremo 2025 ha totalizzato nell’ultima edizione oltre 65 milioni di raccolta pubblicitaria, con un trend continuamente in crescita negli ultimi 6 anni. L’altro ieri La Stampa ha raccontato novità in merito all’ipotesi della Sicilia al posto di Sanremo come set del Festival: “La Rai sta ricevendo autocandidature di diverse città per ospitare l’eventuale nuovo Festival della Musica. Oltre a Torino, vanno forte Puglia e Sicilia. La Puglia è avvantaggiata per la rete ricettiva, in Sicilia gli aeroporti non sono il massimo ma potrebbe essere l’occasione per migliorare le infrastrutture”.