E’ pronto per essere varato il nuovo piano atto a contrastare la diffusione del covid-19. La mossa risolutiva è dell’Assessorato Regionale alla Salute, preoccupato per il significativo aumento dei casi di positività al virus fatto registrare nel corso dell’estate in Sicilia.
Ad essere attenzionati in particolare porti ma soprattutto aeroporti, laddove verranno eseguiti controlli e tamponi sui passeggeri provenienti da Spagna, Grecia, Croazia e Malta e nei porti di collegamento della Sicilia con l’Isola dei Cavalieri.
Già nello scalo catanese ‘Vincenzo Bellini’ di Fontanarossa è stata individuata un’area all’interno del Terminal C. Lì, tutti i passeggeri non residenti in Sicilia provenienti dai quattro Paesi comunitari, verranno sottoposti al tampone rinofaringeo. Stessa procedura anche all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo dove per effettuare controlli e tamponi i sanitari della Regione adopereranno un’area dell’aerostazione dedicata.
VIA LIBERA A 48 ORE DALL’ARRIVO IN CASO DI TEST NEGATIVO
I turisti potranno essere sottoposti al test entro le 48 dall’arrivo e proseguire la vacanza appena accertata la negatività al Coronavirus attraverso l’esame del tampone. In alternativa, possono esibire un’attestazione di averlo effettuato entro le 72 ore antecedenti l’arrivo nell’Isola. A stabilirlo uno dei punti previsti nell’ordinanza del ministro della Salute.
IL VADEMECUM PER I SICILIANI RESIDENTI E NON
Va ribadito che i non residenti o non domiciliati in Sicilia, come previsto dalle ultime disposizioni del governatore Nello Musumeci, dovranno comunque registrarsi al sito siciliasicura.com e scaricare l’app SiciliaSiCura. Mentre, per ciò che concerne i siciliani residenti nell’Isola, provenienti dai Paesi coinvolti nella misura di contenimento dal contagio, possono invece direttamente casa senza effettuare le verifiche in aeroporto, ma osservando le disposizioni dedicate.
Come è noto, infatti, per i cittadini che vivono in Sicilia è previsto l’obbligo di registrazione al sito www.siciliacoronavirus.it e la quarantena al termine della quale verrà effettuato il tampone. Questa misura, già adoperata in inverno durante la fase acuta della pandemia per i siciliani provenienti dalle regioni del nord e dall’estero, ha consentito di fermare e circoscrivere sul nascere decine di focolai: poco meno del 10 per cento dei soggetti posti in isolamento, infatti, risultavano positivi pur non avendo alcun sintomo.
Sono esentati dalla quarantena gli operatori sanitari, i pendolari, e gli equipaggi dei mezzi di trasporto.
IL COMMENTO DI RUGGERO RAZZA
“Abbiamo di fatto sfruttato il know how dei mesi più difficili, così, nel complesso l’armonizzazione delle due ordinanze, garantisce azioni più restrittive rispetto al resto d’Italia, ma in grado di assicurare un monitoraggio sanitario più efficace che possa allontanare l’ipotesi di lockdown”. Così Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
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