Cronaca di Palermo

La Sicilia nella morsa degli incendi, Schifani chiede stato d’emergenza: quasi 2mila sfollati

Una giornata estremamente critica quella del 25 luglio a Palermo ma più in generale in tutta la Sicilia, invasa da incendi devastanti. Gli sfollati, secondo gli ultimi aggiornamenti, ammontano a quasi 2mila persone. Oggi si terrà il Consiglio dei Ministri e per cinque regioni potrebbe arrivare lo stato di emergenza.

Il ministro Musumeci, che riferirà sulla situazione dei danni, nelle scorse ore ha dichiarato: “Rivolgo un appello a Bruxelles, ma lo formalizzeremo nella giornata di domani: la flotta dei Canadair è assolutamente insufficiente. Non possiamo ogni volta mendicare l’invio di un velivolo anfibio, abbiamo bisogno di potenziare la flotta europea”.

Palermo in ginocchio

Situazione estremamente delicata nel Palermitano. Molteplici roghi hanno invaso diversi quartieri della città e i comuni limitrofi, con i residenti che si sono trovati a combattere, insieme a vigili del fuoco, protezione civile e forestali, contro le fiamme che hanno lambito – e in alcuni casi anche raggiunto – le loro abitazioni. Le vittime degli incendi che hanno devastato il Palermitano al momento ammontano a tre: due 70enne sono stati trovati carbonizzati in un’abitazione a Cinisi, vicino all’aeroporto Falcone Borsellino, mentre una donna di 88 anni è morta a San Martino delle Scale perché il fuoco ha impedito all’ambulanza di soccorrerla. 

Due forestali sono stati ricoverati con gravi ustioni all’ospedale Civico. Le loro condizioni sono serie. 

Emergenza incendi a Palermo

Il bilancio parziale di una giornata di fuoco e paura è critico. La provincia di Palermo ha visto fiamme, fumo, aria irrespirabile. L’Asp ha rivolto a tal proposito un avviso, rivolto soprattutto ai più fragili, esortando la popolazione a stare in casa per quanto possibile. 

Le fiamme, alimentate dal vento di scirocco, hanno preso a divampare per tutte le montagne che circondano Palermo: San Martino delle Scale, Monte Pellegrino, la riserva di Capo Gallo, il monte di Pizzo Sella, che domina Mondello e Sferracavallo. La gente è fuggita dalle villette lungo la strada collinare che porta alla discarica di Bellolampo, che ha visto bruciare una delle vasche esauste col rischio diossina. Un’intera concessionaria a Isola delle Femmine è stata distrutta dalle fiamme, decine di auto sono diventata carcasse annerite.

Chiuso per alcune ore anche l’aeroporto, perché il fumo aveva invaso le piste. In tilt la viabilità su autostrade e statali, con tratti della Palermo-Catania e della Palermo-Mazara del Vallo chiusi a seguito dei roghi. Disagi anche alla circolazione ferroviaria. Per agevolare la mobilità a Palermo, l’assessore alla Mobilità sostenibile Maurizio Carta ha reso nota la sospensione della Ztl in centro con effetto immediato, fino alle ore 20:00 di oggi.

Ad acuire una situazione già critica, i continui blackout: edifici e quartieri sono rimasti al buio per diverse ore, con tutti i disservizi del caso. Una situazione segnalata non solo a Palermo ma anche in provincia. Enel e Amap sono al lavoro per garantire il ripristino della normalità. I disservizi elettrici si accompagnano, infatti, anche a problematiche nell’erogazione dell’acqua.

La terapia intensiva polivalente della nuova Area di Emergenza del Policlinico, inaugurata cinque mesi fa, ha trasferito i pazienti e fermato i ricoveri per il malfunzionamento degli impianti di condizionamento. Nell’Area di Emergenza chiuse anche le sale operatorie, così in Ortopedia, mentre quelle della Chirurgia plastica funzionano solo per interventi brevi e urgenti. Bloccata anche l’attività dell’Endoscopia. Tutte le emergenze – urgenze hanno continuato a essere garantite.

Un incendio è divampato anche nel cimitero di Santa Maria di Gesù. Tratti in salvo i frati, la chiesa risulta inagibile, il tetto è crollato. I vigili del fuoco sono riusciti a recuperare alcuni resti del corpo di san Benedetto il Moro. Sul posto è arrivato anche l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.

Criticità in tutta la Sicilia

Gli incendi non hanno interessato solo il Palermitano, tutta la Sicilia è stata avvolta dalle fiamme. Un incendio ha lambito il tempio ellenico di Segesta, nel Trapanese; il punto di ristoro e la zona souvenir del parco archeologico sono andati in fumo. 28 turisti sono fuggiti dal villaggio di Calampiso a San Vito Lo Capo, avvolto da un grosso rogo e sono stati soccorsi con dei gommoni privati e poi portati in salvo dalle motovedette della capitaneria di porto.

A Santo Stefano di Camastra, nel Messinese, cinque famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie case. A Patti al momento si registra un disperso, una persona di cui non si hanno più notizie. A Pantelleria, come in altre aree della Sicilia, sono entrati in azione canadair ed elicotteri, a Ustica aliscafi e traghetti sono rimasti in porto per il mare grosso.

Le parole di Schifani

“Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’Isola”. Così ieri sera ha annunciato il presidente della Regione, Renato Schifani.

“Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili – prosegue il governatore – e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l’emergenza di questi ultimi due giorni. Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell’emergenza”.

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Published by
Gina Lo Piparo