La Sicilia punta sul grano e sul futuro: nasce la DOP pasta
La Sicilia scommette sul futuro del grano con l’istituzione di una DOP e della prima Borsa del Grano. Protagonista assoluta è la pasta, simbolo della Dieta Mediterranea e trend leader per valorizzare l’intera filiera del grano siciliano. Questo tema è stato al centro della Tavola rotonda organizzata a Palermo durante la Giornata della Pasta Siciliana, nella suggestiva cornice di Villa Airoldi. Qui, esperti, istituzioni e produttori si sono confrontati sul valore di un prodotto che rappresenta l’isola a livello globale.
Tradizione e futuro
Un evento che celebra una tradizione tanto identitaria, quanto strategica per il futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare, alle prese con incertezze di natura commerciale e legate al cambiamento climatico. L’obiettivo resta invariato: rafforzare la competitività, l’internazionalizzazione e la crescita delle imprese attive nel settore cerealicolo, con la nuova consapevolezza che è necessario avere la capacità di fare un buon marketing, di saper comunicare un’eccellenza certificata e tracciabile. Nel mese di dicembre la firma del protocollo d’intesa per avviare il processo di riconoscimento della DOP Pasta siciliana da grano duro, sarà il prossimo step di un percorso accuratamente tracciato dal Distretto Produttivo Cereali Sicilia, vero cuore della filiera.
“Questa giornata è la punta di un iceberg, il frutto di una serie di iniziative volte a emancipare una filiera produttiva che ancora oggi continua a fare la differenza nella regione – sottolinea Giuseppe Russo, Presidente del Distretto –. C’è voglia di cooperazione in Sicilia, un territorio che è un brand a tutti gli effetti. Per fare sistema abbiamo dato vita al Distretto, trasformandoci in una crisalide, una famiglia di decine di aziende per definire una rotta orientata al mercato nazionale e internazionale”.
Innovazione e tutela per la filiera siciliana
Circa 70 aziende e un fatturato complessivo di circa 170 milioni di euro: questi i numeri racchiusi all’interno del Distretto Produttivo Cereali Sicilia, un accordo di programma pronta ad accogliere l’interesse di un’altra trentina di realtà dimostrando la forte volontà di raggiungere traguardi importanti facendo rete. Il tutto con la collaborazione del Consorzio di ricerca Gian Pietro Ballatore, ente regionale che da oltre 25 anni affianca le imprese nei processi di disseminazione ed innovazione tecnologica.
All’istituzione di un marchio di tutela si aggiunge un ulteriore tassello: l’organizzazione della Borsa dei grani siciliani a Palermo. Un’iniziativa voluta dalla Camera di Commercio di Palermo ed Enna, tanto attesa dai piccoli e grandi produttori, in questo modo più tutelati e garantiti all’interno di un comparto in continua evoluzione tra determinazione di prezzo, varietà di grano e declinazioni produttive.
“La nascita della DOP e l’attuazione della Borsa dei Grani siciliani sono elementi di rilevanza strategica e che portano valore al settore – spiega Salvatore Barbagallo, assessore regionale all’Agricoltura –. Iniziative come queste risultano fondamentali per affermare un processo di valorizzazione che punti a una fattiva sinergia tra tutti gli attori coinvolti, anche in vista di un 2025 particolarmente importante: Sicilia Regione gastronomica europea. Un’opportunità per promuovere grano, pasta, pane, insieme alle altre eccellenze che rendono unica la nostra isola”.
Oltre all’assessore, diverse le personalità di rilievo intervenute nel corso della Giornata della Pasta Siciliana, tra cui Alessandro Albanese, Camera di Commercio Palermo ed Enna, Filippo Parrino, Presidente Legacoop Sicilia, Dario Cartabellotta, Dirigente Generale Dipartimento Agricoltura, Alfredo Tesio, responsabile Settore Agroalimentare Associazione Stampa Estera, e Dr. Lorenzo Ruisi in rappresentanza dell’assessore Edy Tamajo. La Sicilia del grano, dunque, al centro di un percorso di riconoscimento, attraverso certificazione, tracciabilità e regole di tutela, nel segno di nuove possibilità di crescita oltre confine.