L’acqua non è più torbida: nel Palermitano l’erogazione torna regolare
L’acqua non è più torbida nella diga Poma, così l’erogazione idrica va verso la normalità. Amap valuterà se sospendere la turnazione nei quartieri e comuni palermitani coinvolti
Tornerà alla normalità l’erogazione idrica a Palermo e provincia, dopo il caso dell’acqua torbida nell’invaso Poma. Amap ha comunicato che da, stamattina, con il rientro dei parametri di torbidità dell’acqua, è tornato in funzione il potabilizzatore della diga per, cui entro 24-36 ore l’acquedotto dovrebbe tornare in pressione.
Nella giornata di domani Amap valuterà se interrompere la turnazione con l’erogazione continua a tutti i comuni e quartieri coinvolti. Lo dice una nota dell’azienda acquedotti, dopo cheoggi si è svolto in via telematica un Tavolo tecnico con il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, sulla situazione di emergenza idrica della diga regionale Poma.
“Grazie all’interessamento della Prefettura, oggi abbiamo realizzato un momento di confronto e di lavoro molto proficuo, che ci ha permesso di affrontare in modo organico tutti i problemi. Abbiamo fornito a tutti gli attori in campo un quadro di criticità e soluzioni, di breve e medio periodo. Da parte della nostra azienda proseguirà nei prossimi giorni non solo il lavoro sul campo, ma anche la collaborazione con tutti gli enti e le istituzioni, per evitare che l’evidente cambiamento delle condizioni meteo-climatiche porti ancora disagi di questo tipo ai cittadini”. -Lo ha detto l’amministratore di Amap Alessandro Di Martino.
Ulteriore nota positiva è stata comunicata da Enel, che ha informato di poter attivare una fornitura parziale di circa 100 litri d’acqua al secondo da Piana degli Albanesi. Pur evidenziando la difficoltà strutturale della centrale di Casuzze, a causa della situazione di dissesto idrogeologico che interessa Monte Grifone. Lo dice Amap.
L’azienda ha inoltre comunicato che dalla prossima settimana sarà operativo presso il potabilizzatore un “vascone” di circa 50.000 metri cubi di acqua da usare in caso di nuove emergenze di breve durata per garantire il funzionamento dell’impianto per circa 24 ore.