Non c’è pace per i morti a Palermo. Dopo il caso delle quasi 800 bare in attesa di sepoltura al cimitero dei Rotoli e l’invasione di cinghiali in cerca di cibo, il camposanto torna sotto i riflettori, questa volta per i ladri di metallo al cimitero di Sant’Orsola a Palermo.
“Con l’avvicinarsi della ricorrenza dei morti i parenti si stanno recando al cimitero per ripulire e mettere a lucido le coperture in marmo dei loculi e delle sepolture. In tanti stanno avendo la sgradita sorpresa di trovarli in buona parte privati dei calici in ottone ove i parenti ripongono i fiori. In alcuni casi ne manca solo uno, in altri entrambi”. Lo sottolinea Federconsumatori Palermo in una nota.
“Passi, quando si tratta di sporadiche segnalazioni, ma in questi giorni stanno diventando davvero tante. E molti parenti non si sono ancora recati al cimitero”. Denuncia Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo. “Sembrerebbe che durante questi mesi, quando causa il lockdown le visite dei parenti alle tombe dei loro cari si sono rarefatte, i predatori di metalli hanno fatto razzie dei portafiori di ottone”.
“Invitiamo i cittadini che hanno trovato o trovano la tomba depredata di segnalarlo con tempestività presso gli uffici della direzione del cimitero. Contestualmente invitiamo l’Ente Camposanto S. Spirito ad effettuare una ricognizione per fare il punto sulla entità dei furti”, conclude Vizzini.