Marta Fascina, nuova e giovanissima fidanzata di Silvio Berlusconi, si candiderà in Sicilia. Forza Italia ha consegnato le liste dei candidati alle prossime elezioni e tra i nomi a sorpresa c’è quello di Lady Berlusconi. Marta Fascina sarà schierata nel collegio uninominale di Marsala per la Camera.
Una candidata definita “silenziosa” in un collegio blindato. Infatti gli abitanti di Marsala hanno avuto poche occasioni pubbliche per capire il suo programma e le sue idee su come risolvere i problemi della comunità. Per la quasi moglie del Cavaliere in un primo momento si era vociferato di una candidatura in Calabria, sua terra di origine, o in Campania. Alla fine a spuntarla è stata l’area geografica guidata da Gianfranco Micciché.
Nata a Melito, Marta Antonia Fascina, ha vissuto soprattutto in Campania, dove ha svolto gli studi universitari. Da ormai cinque mesi è la “quasi” moglie del Cavaliere, un fidanzamento certificato con una cerimonia con tutti i crismi dell’evento nuziale, dall’abito bianco alla torta e ovviamente lo scambio delle fedi.
Nonostante non sia nuova all’ambiente politico, infatti la sua prima elezione risale al 2013, la Fascina è restìa alle i discorsi in pubblico, limitando i suoi interventi a qualche post sui social, anche taglienti, come quello rivolto a Brunetta che conteneva un’allusione alla sua scarsa altezza. Un gesto che ha colpito il politico veneziano fino alle lacrime evocando bullismo e bodyshaming.
Oltre alle apparizioni con Berlusconi, i suoi contributi politici non sono molti. Ad aprile aveva lanciato un messaggio di solidarietà alle donne afghane in staffetta con la commissione diritti umani del Senato, il mese scorso era stata invece protagonista di un video in cui invitava a non abbandonare gli animali.
Per il resto, poco altro, a cui va aggiunto il record di assenze in Parlamento, dove ha disertato il 70% delle votazioni. La sua attività è abbastanza ristretta. Si possono infatti contare due proposte di legge, sull’introduzione del vincolo di mandato parlamentare e tre proposte di emendamenti alla legge di bilancio 2020. E per finire un’interrogazione al ministero della difesa sulla tutela dei militari impegnati nella missione “Strade sicure”.