L’aeroporto di Palermo rischia di perdere il radar: aperta interrogazione
L’Enav vuole centralizzare tutte le attività sui Centro di controllo d’area di Roma Ciampino
Il controllo radar dell’aeroporto Internazionale Falcone-Borsellino potrebbe a breve non essere più gestito da Palermo. Un progetto dell’Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, ha manifestato infatti l’intenzione di centralizzare tutte le attività sui Centro di controllo d’area di Roma Ciampino.
Enav intende interrompere la fornitura sia del servizio di avvicinamento sugli impianti di Torino, Napoli, Palermo, Genova e Firenze, che del servizio di controllo di rotta sugli Acc di Brindisi e Padova, centralizzando tutte le attività sugli Acc di Roma e Milano.
A Palermo il radar è attivo dal 1972, subito dopo l’incidente di montagna Longa, quando un volo Alitalia proveniente da Roma si schiantó sul monte a due passi dall’aeroporto di Palermo. Il radar prende gli aerei in avvicinamento da e verso Palermo, aiutandoli a atterrare e decollare. Per implementazione tecnologica entro un paio d’anni si vuole centralizzare il controllo dell’apparecchiatura radio; in questo modo l’azienda avrà dei risparmi.
Cosa cambia nel servizio?
In sostanza con la perdita del radar a Palermo gli aerei che atterreranno e decolleranno a e per Palermo saranno controllati da persone che in linea di massima non conoscono Punta Raisi. Circa 70 lavoratori sono col fiato sospeso in attesa di conoscere il loro destino. Alcuni di loro, se il progetto dovesse “decollare”, potrebbero subire un trasferimento nella Capitale.
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Intanto Carolina Varchi, deputata di Fratelli d’Italia e avvocato palermitano, ha portato il tema della questione radar in discussione alla Camera dei Deputati presentando un’interrogazione parlamentare. E mentre la Gesap annuncia la ripartenza dei voli da Palermo con previsioni di traffico da record nei prossimi anni, Enav prevede di ridimensionare l’impegno sul capoluogo siciliano. Non molto tempo fa era stata annunciata una torre di controllo nuova, ma con la perdita della gestione del radar dell’aeroporto palermitano il progetto rischia di rimanere un buco nell’acqua.