La “Fase 2” in Sicilia ha portato incertezze, comportamenti non sempre impeccabili, tanta voglia di uscire nuovamente dalle proprie abitazioni per tornare al lavoro o per prendere una boccata d’aria fresca, e perplessità sui possibli nuovi contagi. Soltanto un fattore, per l’isola, è rimasto pressoché invariato: gli sbarchi degli immigrati. Dopo le vicende dell’Alan Kurdi e dell’Aita Mari, si sono verificati altri due arrivi dalle coste africane. Le imbarcazioni sono arrivate sulla bellissima isola siciliana portando, in totale, 136 profughi. La vecchia Trinacria, soprattutto Lampedusa, si è sempre dimostrata ospitale verso chi fugge verso la speranza di una vita migliore ma l’hot spot isolano risulta pieno. Nello Musumeci, governatore della Regione Siciliana, si è espresso in merito ai nuovi arrivi.
Gli immigrati arrivati a Lampedusa si trovano, attualmente, sul molo Favaloro ed i soccorritori hanno già allestito tendoni atti a contenere l’emergenza chiamata Coronavirus. Il sindaco Totò Martello ed il governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci si sono espressi duramente contro il governo. Ecco le parole del numero uno della Sicilia:
“Lampedusa vive una condizione di seria preoccupazione: non è possibile che i natanti con i migranti debbano potere arrivare sull’isola e sbarcare quei poveri fratelli quando l’hotspot è assolutamente stracolmo. Abbiamo chiesto più volte che si utilizzasse una nave ormeggiata in modo da potere fare su questa la quarantena, e non sulla terraferma. Non ci vuole molto… La Sicilia ha già tantissimi problemi, e il governo non può assolutamente scaricare questo dramma sul sistema sanitario e sociale regionale, alimentando una forte tensione tra i cittadini alimentando la paura di una nuova diffusione del contagio del Coronavirus”.