“Lampedusa, isola di pace”, Orlando: “Unesco riconosca l’accoglienza patrimonio immateriale dell’umanità”

“Esistono una razza e sette miliardi di identità. E smettiamola di dividerci in nome di Dio”. Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, intervenuto al meeting internazionale promosso dall’Amministrazione comunale di Lampedusa e Linosa

“L’Unesco riconosca l’accoglienza patrimonio immateriale dell’umanità”. Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che oggi ha partecipato al meeting internazionale “Lampedusa, isola di pace”, alla presenza del presidente della Camera Roberto Fico. L’evento, promosso dall’Amministrazione comunale di Lampedusa e Linosa, ha l’obiettivo di avviare un percorso di pace nel cuore del Mediterraneo.

“Sto lavorando – ha continuato Orlando – insieme al sindaco di Marsiglia Benoit Payan, affinché l’accoglienza venga riconosciuta patrimonio immateriale. Perché dobbiamo assolutamente liberarci dalla soffocante appartenenza a gruppi chiusi. Riflettere sul Mediterraneo, infatti, significa riflettere non solo su un mare ma su una dimensione etica e culturale. Grazie alla sofferenza dei migranti abbiamo scoperto una dimensione valoriale prima sconosciuta o comunque messa ai margini”.

Secondo Orlando “non si può scindere la pace dal valore della vita. Ce lo dimostra la drammatica esperienza dell‘Ucraina, che sta subendo atroci crimini di guerra”. Pace che “si costruisce – ha sottolineato il Sindaco di Palermo – negando la pluralità delle razze, perché esiste una sola razza, quella umana. La maledetta legge del sangue limita la nostra libertà. Esistono una razza e sette miliardi di identità. E smettiamola di dividerci in nome di Dio”.

Il Sindaco ha voluto ricordare l’ex Presidente del Parlamento europeo David Sassoli “per il suo impegno nella costruzione di un’Unione europea attenta ai diritti umani. Per questo, a lui e alla Presidente Ursula Von Der Leyen – ha dichiarato ancora Leoluca Orlando -ho scritto lo scorso 9 maggio una lettera affinché si istituisca il Recs, servizio civile di salvataggio in mare che difenda la vita. Partendo dalle stragi nel Mediterraneo e dalla guerra in Ucraina istituiamo un servizio che abbia il compito di salvare la vita. Usciamo fuori da stantie opinioni sulla razza che aprono solo la strada a violenze e intolleranze”, ha concluso il primo cittadino del capoluogo siciliano.