Lampedusa, donna della Costa D’Avorio partorisce dopo salvataggio in mare

La piccola Maria sta bene come la mamma, che ha deciso di darle il nome dell’infermiera che l’ha assistita durante il travaglio

lampedusa

Una bella storia giunge oggi dall’ambulatorio del PTE, il Punto Territoriale di Emergenza di Contrada Grecale (Lampedusa), dove è venuta alla luce la piccola Maria. La mamma, Rita, ha 38 anni, è originaria della Costa D’Avorio e ha altri due figli gemelli. Dopo il salvataggio in mare e lo sbarco a Lampedusa, minacciava un parto prematuro.

Dopo i primi soccorsi e il tampone, si era dunque disposto il trasferimento in elisoccorso a Palermo, ma non c’è stato tempo. Rita ha iniziato il travaglio, assistita e continuamente monitorata dagli infermieri.

Il parto

Così, alle 23.40 del 31 luglio, nell’ambulatorio del PTE è nata Maria. La mamma ha deciso di darle il nome di Maria Raimondo, l’infermiera di Corleone che l’ha continuamente supportata e assistita. La piccola Maria, pesa 2,5 Kg e gode di buona salute, così come mamma Rita.

L’equipe che ha curato tutte le fasi del parto naturale era composta da Michele Bellanca, medico del PTE; Carmine Palmeri, coordinatore della Guardia Medica Ordinaria di Lampedusa; gli infermieri Maria Raimondo e Salvatore Settecase. Presente anche l’anestesista del 118, Achille Tortorici. Durante tutto il periodo di permanenza nel Poliambulatorio si sono prodigati nell’assistenza anche l’equipe dell’emergenza sbarchi e della Guardia medica turistica dell’Isola.

“Ci vuole cuore, questo lavoro è una missione”

“La forza della vita irrompe in uno scenario da incubo tra mare e sofferenza – ha sottolineato il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni -. La nostra Azienda sanitaria con le sue belle persone che svolgono questo lavoro con sacrificio ed abnegazione ha messo un fiocco rosa alla struttura sanitaria di Lampedusa”.

“Ci vuole cuore – ha proseguito – e la consapevolezza che questo lavoro è soprattutto missione; non è carriera, non è potere, non è facile guadagno e non è arrivismo o conquista della ribalta. È impegno dietro una mascherina con l’incubo del contagio da portare a casa. È presenza anonima, amore, cura silenziosa del nostro prossimo. Benvenuta a Maria e grazie alla Maria infermiera di Corleone e a tutti coloro che si prodigano per gli altri”.

Gara di solidarietà

Subito dopo il parto è iniziata una vera e propria gara di solidarietà sia tra il personale del Poliambulatorio sia tra la gente di Lampedusa. Copertine, vestitini e tutto l’occorrente per mamma e neonata sono stati donati senza riserve. Nella notte, Rita e la piccola Maria sono state trasferite in elisoccorso all’Ospedale Ingrassia di Palermo, dove sono ricoverate per i normali controlli post partum.