Lanciato giù dal taxi per 10 euro finisce in coma: arrestato l’autista

Il ragazzo è stato lanciato fuori dal veicolo perché voleva pagare col bancomat

trapianto

La richiesta di saldare con un pos una corsa in taxi ha fatto perdere la testa a Giovanni Carrera, tassista 68enne di Cremona. L’uomo, dopo un alterco con un cliente di 27 anni, sarebbe ripartito a forte velocità “facendo volare” il giovane. Il ragazzo caduto in strada a faccia in giù era finito in coma per un grave trauma cranico. Carrera è stato quindi arrestato dalla Squadra Mobile. I fatti, ricostruiti dagli inquirenti, risalgono alla vigilia di Natale. L’autista era già indagato per sequestro di persona e lesioni colpose gravissime ma la sua posizione si è aggravata dopo un’intercettazione telefonica. L’oggetto del contendere erano 10 euro da pagare non in contanti.

L’INTERCETTAZIONE

A tradire Giovanni Carrera, operatore molto noto nella città lombarda dove è in servizio da trent’anni, è stata un’intercettazione del giorno successivo all’accaduto. Quel giorno, appena uscito dall’ufficio del pm che lo ha interrogato, Carrera chiama un conoscente. E senza immaginare di essere ascoltato dagli inquirenti, spiega: “Il pm mi ha detto che il ragazzo è a casa e che non è più in ospedale, ma le sue condizioni di salute sono ancora molto gravi. Bene, così non può raccontare la sua versione: è una cosa positiva”.

Per gli investigatori, è come una confessione, la prova della fondatezza della loro ricostruzione dei fatti.

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