Le diagnosticano l’Alzheimer a soli 37 anni: “Tutta colpa della muffa”
La causa della demenza sarebbe da attribuire alla muffa all’interno dell’appartamento, di cui la donna non era a conoscenza.
Una giovane donna australiana sta affrontando un calvario che mai avrebbe pensato di vivere sulla sua pelle. A soli 37 anni, le è stato diagnosticato un Alzheimer precoce. La causa della demenza sarebbe da attribuire alla muffa all’interno dell’appartamento, di cui la donna non era a conoscenza.
La storia di Amie
Qualche mese fa, Amie Skilton – questo il nome della donna – aveva iniziato ad accusare alcuni sintomi e malesseri mai avvertiti prima: aumento improvviso di peso, stanchezza cronica ma soprattutto problemi di memoria. Tutto è iniziato quando la 37enne si è trasferita nell’appartamento del suo attuale marito. Le sue condizioni, giorno per giorno, hanno continuato a peggiorare, a tal punto da non ricordare più il suo nome.
La diagnosi dell’Alzheimer
Dopo quello spaventoso episodio, Amie ha consultato un neurologo che le ha diagnosticato, inaspettatamente, l’Alzheimer di tipo 3. La donna, sconvolta, si è confrontata con ulteriori e più grandi esperti per avere un quadro quanto più chiaro della sua condizioni. Fino a quando, non si è imbattuto per caso in un post di un’amica che descriveva una vulnerabilità genetica alle tossine della muffa di cui soffriva il marito.
Tutta colpa della muffa
Ha quindi contattato un esperto che dopo aver perlustrato l’appartamento ha scoperto un’estesa infiltrazione d’acqua che ha causato un’infestazione di muffa sotto il rivestimento del pavimento. Amie farebbe parte del 25% della popolazione che ha una vulnerabilità genetica alle tossine della muffa. L’esposizione innescherebbe un’enorme risposta infiammatoria nel suo corpo che può addirittura danneggiare gravemente gli organi.