Le dobbiamo sequestrare l’automobile: tutta colpa di questo foglio nascosto nel cruscotto | Allarme rosso al posto di blocco
Le notizie cattive per gli automobilisti non smettono mai di venire a galla, in particolar modo in quest’ultimo periodo.
La lotta alle infrazioni al Codice della Strada si fa sempre più serrata. Lo sanno bene tutti gli automobilisti che, negli ultimi mesi, ma soprattutto nelle ultimissime settimane, stanno affrontando degli spiacevoli inconvenienti sia sulle strade che ai posti di blocco. Nel primo caso, parliamo sicuramente degli autovelox.
Sono tanti e beccano tantissimi cittadini a superare, anche di molto, i limiti di velocità imposti dalla Legge. Ovviamente, non finisce qui. Sono tanti che si stanno ritrovando multe, anche pesanti, quando parcheggiano. Ebbene sì, perché, molto spesso, non si ha cura di verificare la segnaletica orizzontale e verticale presente.
Si incappa, così, in sanzioni per divieto di sosta e per sosta in stalli dedicati alle persone disabili. Inoltre, poi, non si può non segnalare la problematica relativa ai neopatentati. In questo caso, come ben sapete, bisogna esporre il cartello bianco recante la lettera “P” bene in vista. Se non lo si espone o non si espone uno adeguato, sono guai.
Ora, poi, si parla anche di sequestro del veicolo nel momento in cui risulta essere mancante un documento. Ebbene sì, avete capito benissimo. Oltre la sanzione amministrativa, si resterà vittime anche di sequestro dea macchina. Capiamo, insieme, di quale documento si tratta e soprattutto la sua necessità.
Il documento che fa scattare l’allarme al posto di blocco
Di per sé, essere fermati ad un posto di blocco della Polizia è qualcosa che mette un po’ di ansia alla maggior parte delle persone. Questo perché, pur volendo, si ignorano e si violano spesso le regole basilari del Codice della Strada e anche solo una violazione di quest’ultimo, seppur minima, capita molto più spesso di quanto si possa immaginare.
Quella che maggiormente ha conseguenze negative è, senza ombra di dubbio, il mancato possesso di un documento che attesta l’avvenuto pagamento di una delle tasse piu odiate da tutti i cittadini italiani. Si tratta di una tassa che si paga alle Regioni e non allo Stato. Scopriamo di cosa si tratta.
Bollo auto non pagato o scaduto: dalla multa al sequestro dell’auto
Possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che questo passaggio da un problema all’altro sia davvero molto breve. Gli automobilisti con bollo scaduto, possono comunque continuare a girare indisturbati sulle strade italiane. Almeno fino a quando non vengono beccati ad un posto di blocco. In caso di ritardo, si pagherà una mora rispetto a quella che è il valore della tassa.
Ciò accade fino ad un anno di ritardo. In questo caso, può scattare il fermo amministrativo del veicolo che non potrà più circolare. È, però, alla scadenza dei tre anni di ritardo che bisognerà preoccuparsi dato che scatta subito il sequestro dell’automobile e l’ansia cancellazione definitiva dal PRA.