Incidente mortale nel sabato sera, morte due ragazze: la causa forse un tentato sorpasso tra auto di amici

La Bmw su cui viaggiavano i quattro giovani avrebbe tentato un sorpasso, ad alta velocità, di una Polo con a bordo altri quattro amici

platano

Quello che doveva essere un normale sabato sera per un gruppo di ragazzi, diretti verso un locale dove trascorrere la nottata, si è trasformato in un incubo forse per via di un sorpasso. A Motta di Livenza, in provincia di Treviso, una Bmw 240 si è schiantata a tutta velocità contro un platano, e due dei quattro passeggeri all’interno sono morti sul colpo. Si tratta di Eralda Spahillari, 19 anni, e Barbara Brotto, non ancora diciottenne. Per loro non c’è stato niente da fare, l’urto è stato devastante. Gli altri due occupanti dell’auto – M.T., un 19enne che guidava il veicolo del padre, e D.C., il 18enne ragazzo di Barbara – erano ancora vivi quando i vigili del fuoco li hanno estratti dal cumulo di lamiere e vetri infranti. Hanno riportato gravi lesioni, le prognosi sono riservate. Secondo i medici, le condizioni di M.T. sarebbero disperate.

Nessun segno di frenata

Sull’asfalto non è rimasto nessun segno di frenata e il tachimetro della Bmw è rimasto bloccato sui 140 chilometri orari. La dinamica dell’incidente è ora al vaglio della Procura di Treviso e del pubblico ministero che coordina le indagini, mentre i rilievi planimetrici sono stati affidati ai carabinieri della compagnia di Conegliano. Le forze dell’ordine hanno posto sotto sequestro l’auto su cui viaggiavano i quattro giovani, insieme a una seconda vettura, una Volkswagen Polo a bordo della quale si trovavano altri quattro loro amici. Infatti su quest’ultima sono stati riscontrati segni di contatto nella parte inferiore della portiera dal lato del guidatore.

Un tentato sorpasso ad alta velocità

Adesso gli inquirenti vogliono chiarire che ruolo abbia avuto questa seconda macchina. Al momento l’ipotesi più verosimile sarebbe quella secondo cui M.T., alla guida della Bmw, avrebbe tentato un sorpasso all’altissima velocità di 140 chilometri orari, stando al tachimetro. Il tutto in una strada in cui il limite è invece di 50. Circa a metà della manovra, però, sarebbe entrato in collisione con il lato sinistro della Volkswagen, perdendo il controllo dell’auto, ormai in piena accelerazione. Neppure il tempo di toccare il freno, e poi un boato che che ha rotto il silenzio come un’esplosione. Secondo una residente del luogo dopo lo schianto si udivano solo le voci disperate degli amici accorsi dopo l’incidente. Piangevano, chiamando per nome i quattro giovani ancora intrappolati nelle lamiere.

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