Le idee restano: la nuova generazione scout del 23 maggio

L’educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile resta uno degli impegni primari nell’educazione dei giovani siciliani. Due voci giovanissime rappresentano gli scout di Palermo, costantemente in prima linea durante le iniziative del 23 maggio

Il 23 maggio di ogni anno, gli scout palermitani sono sempre in prima linea, accanto alle forze dell’ordine e alle alte cariche dello Stato.
Nonostante la devastazione di alcune sedi scout perché beni confiscati, loro non si tirano indietro.
Il loro impegno è sempre presente, anche in questo periodo di quarantena.

I REFERENTI

Simona Tagliavia e Salvo Federico, sono due giovanissimi scout FSE del Palermo 16, numero del gruppo di riferimento. Hanno rispettivamente 22 e 21 anni ed entrambi sono i referenti per la Giornata della Legalità

A Palermo Live raccontano il loro lavoro e le loro esperienze.

Simona si è appena laureata in Educazione di Comunità e lavora come educatrice professionale, la sua personale impronta quindi segna ogni aspetto della sua vita, soprattutto quello dello scoutismo, il quale significa comunità e sinergia.

COSA FANNO GLI SCOUT DURANTE IL CORTEO

Le cose da fare sono tante e ci dividiamo per poter arrivare ovunque in maniera efficiente. Ad esempio, facciamo il cosiddetto cordone lungo il perimetro dell’annuale cortale per non creare confusione all’interno. Poi accogliamo e supportiamo l’arrivo delle Navi delle Legalità al porto, nelle mattinate del 23 maggio”.

Sono anche gli stessi di cui sentiamo il boato incamminandoci verso le strade che portano all’Albero Falcone, che con slogan vincenti animano i partecipanti, dalle strade a chi si affaccia dalla finestra.

Coordinano anche le attività ludiche nel parco della Magione, oppure  a volte capita di fare anche da piccola scorta per persone veramente in pericolo in queste situazioni, le persone che nella loro vita hanno denunciato la mafia e che devono salire sul palco dell’Albero Falcone per raccontare la loro esperienza diretta.

Gli scout palermitani operano anche in quelle piccolezze che significano tanto.
Aiutano la Protezione Civile a distribuire più bottigliette d’acqua possibili durante la manifestazione, si assicurano che tutti i bambini, in visita all’Aula Bunker, abbiano il loro pasto. E i sacchetti rimanenti, colmi di buon cibo, non si gettano, ma vengono donati all’associazione Angeli della notte che si occupa della consegna di generi alimentari ai senzatetto della città di Palermo.

Una rete di solidarietà così attiva che commuove.

L’IMPREVISTO COVID-19 E LA TRADUZIONE ONLINE DELLE ATTIVITÀ

Ma in questo periodo di distanziamento sociale, impossibilitati ad attuare la tradizionale marcia per la legalità, non si fermano comunque e continuano a rimanere con i piedi e i cuori ben saldi alla prima linea di questa causa così importante qual è l’antimafia. Com’è scritto nella Legge degli scout: “Lo Scout sorride e canta anche nelle difficoltà“.

Salvo è uno studente di Scienze del Turismo e la sua passione per i viaggi lo porta a scoprire anche la bellezza della sua madre terra, la stessa che ormai da una vita è calpestata dalla mafia.

“Abbiamo creato, insieme alla Fondazione Falcone, una pagina Facebook e una pagina Instagram che si chiama ‘Scout per la legalità‘ – informa il ragazzo – in cui pubblichiamo tutte le nostre proposte per le attività in alternativa alla manifestazione. Il motto principale di quest’anno è Il Coraggio di Ogni Giorno, trasportato anche in hashtag”.

Il consueto momento rituale dei fogli appesi all’Albero Falcone quest’anno non avrà luogo per motivi di sicurezza, ma gli scout hanno pensato anche a questo. “Sempre nelle pagine Scout per la legalità è possibile inviare in chat le proprie parole dedicate alla legalità. È anche disponibile Memory 23 Maggio, un’applicazione didattica per lo smartphone che mira ad insegnare la storia delle vittime della mafia e di chi ha combattuto contro di essa”. 

“Inoltre – aggiunge Simonaalle ore 18 sono tutti  invitati ad appendere il loro lenzuolo bianco sui balconi delle loro case”.
Questo flashmob sarà a seguito del minuto di silenzio delle 17:57, quando l’orologio di Giovanni Falcone si fermò e smise di ticchettare su un tempo che non scorreva più.

Uno dei gruppi scout si è anche offerto di ripulire  il giardino della memoria situato a Capaci, che al momento è pieno di rifiuti.

LE SPERANZE DEI DUE

Salvo poi ci confida la cosa che più gli mancherà della giornata di oggi, ovvero “la fisicità dell’incontro, tenersi per mano avendo tutti un ideale comune: combattere questa maledetta mafia“.

“È molto bello vedere che i bambini sono sensibilizzati riguardo alla lotta contro la mafia – commenta infine Simona – . Si devono raccontare queste cose ai più piccoli, anche se sono cose da adulti. Bisogna sempre esercitarsi alla memoria per riflettere sul fatto che la mafia esiste, c’è, anche se continuano a dirci che non è vero”.