Il World Gold Council, nel suo outlook per il 2024, ha delineato scenari interessanti per il mercato dell’oro, suggerendo che un calo di circa 40-50 punti base nei rendimenti a lungo termine, conseguente ai tagli dei tassi di interesse tra 75 e 100 punti, potrebbe generare un guadagno del 4% per l’oro. Tuttavia, l’incertezza derivante dal conflitto in Medio Oriente, dalle elezioni nelle principali economie e dagli acquisti di banche centrali guidate dalla Cina, potrebbe aumentare l’attrattiva dell’oro come bene rifugio sicuro nel prossimo anno.
Gli analisti prevedono che questo scenario potrebbe anche influenzare l’economia italiana, così come l’intera regione mediterranea, con implicazioni rilevanti per l’industria del gioiello e le attività di investimento. In particolare, la Sicilia, con la sua storia di produzione di gioielli di alta qualità e la presenza di risorse naturali, potrebbe trarre vantaggio da una crescente domanda di oro come bene rifugio sicuro.
Tuttavia, c’è una nota di cautela nel panorama: un’eventuale ripresa dell’inflazione potrebbe mettere a rischio parte dei guadagni previsti per l’oro nel 2024. Han Tan, chief market analyst di Exinity, ha sottolineato che l’oro potrebbe essere costretto a smobilizzare parte dei guadagni di quest’anno se una ripresa dell’inflazione costringesse la Fed a rivedere i suoi piani di politica economica.
È importante anche considerare l’impatto di questi sviluppi sull’economia italiana, che potrebbe essere influenzata dalla dinamica globale dei prezzi delle materie prime. Un rallentamento dell’inflazione potrebbe influenzare negativamente l’economia, riducendo gli acquisti al dettaglio e rallentando la crescita.
Inoltre, Heraeus Metals prevede una maggiore domanda di gioielli d’oro nel principale consumatore, la Cina, nel corso di quest’anno, con ulteriori potenziali supporti nel 2024 dalle misure di stimolo economico. Questo potrebbe creare opportunità per l’industria italiana dei gioielli, soprattutto considerando il suo patrimonio artigianale e la capacità di adattarsi alle tendenze di mercato globali.
In conclusione, il panorama delle materie prime nel 2024 presenta sia opportunità che sfide per l’economia italiana e la regione siciliana. La capacità di adattamento e la prontezza nell’affrontare le dinamiche globali saranno essenziali per sfruttare al meglio le potenzialità offerte da questo scenario mutevole.
Le materie prime popolari sono quelle che sono ampiamente utilizzate in vari settori industriali e commerciali e che attirano l’interesse degli investitori per diversi motivi, tra cui la domanda globale, l’offerta limitata e le prospettive di crescita economica. Ecco alcune delle materie prime più popolari:
Queste sono solo alcune delle materie prime più popolari, ma ce ne sono molte altre che giocano un ruolo importante nell’economia globale e negli investimenti finanziari. L’impatto della transizione energetica è stato dimostrato dal palladio, dipendente dagli autocatalizzatori, che è diminuito di più di un terzo quest’anno, la peggiore performance di mercato dal 2008. Il palladio, che è sceso sotto i $1.000 l’oncia a novembre – per la prima volta in cinque anni – prima di riprendersi, si trova di fronte a surplus man mano che i veicoli elettrici diventano più popolari. Bank of America prevede che il palladio avrà una media di $750 l’oncia nel 2024, soggetto a eventuali tagli significativi alla produzione.
L’oro è considerato un bene rifugio per diversi motivi, principalmente legati alle sue caratteristiche intrinseche e alla sua storia come riserva di valore. Ecco alcune ragioni principali:
In sintesi, l’oro è considerato un bene rifugio perché offre stabilità, protezione contro l’inflazione, sicurezza durante le crisi e una forma di diversificazione nei portafogli degli investitori.