Sulla scia delle indagini avviate nel 2018, con l’operazione “Anno zero”, dalla Dia scatta un nuovo maxisequestro di beni, del valore di circa 300mila euro, nei confronti di Carlo Cattaneo, imprenditore trapanese. L’uomo, di Castelvetrano, attivo nel settore dei giochi e delle scommesse online, è ritenuto “vicino” al boss latitante Mattia Messina Denaro, ed ha portato avanti alcune attività anche nel Palermitano.
La decisione è arrivata con provvedimento della Sezione penale e misure di prevenzione del Tribunale di Trapani (su proposta congiunta del direttore della Dia, Giuseppe Governale e del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi).
“ANNO ZERO”
Due anni fa per l’operazione “Anno Zero” vennero eseguiti provvedimenti di fermo e decreti di sequestro della Dda di Palermo nei confronti di numerosi affiliati a famiglie mafiose del mandamento di Castelvetrano. Fra questi, lo stesso Cattaneo e Rosario Allegra (morto un anno fa e cognato di Matteo Messina Denaro).
LA SICILIA OCCIDENTALE
Come è stato appurato dalle indagini, le agenzie di scommesse affiliate a siti di gioco online avrebbero avuto una espansione anche nella Sicilia occidentale. Gli “affari” avevano avuto inizio prima del 2013 su iniziativa di Francesco Guttadauro, nipote di Messina Denaro. Dopo il suo arresto sarebbe stato Allegra a riscuotere da Cattaneo periodiche somme di denaro (per il sostentamento dei familiari e per l’organizzazione di cosa nostra).