Legge anti crack al palo, La Vardera si incatena alla Regione: “Schifani deve darci risposte”

“A distanza di 6 mesi quella legge cui sono primo firmatario non viene ancora applicata. Per questo da oggi (17 marzo) e fino a quando non avrò risposte serie e concrete farò un presidio davanti la presidenza della Regione. Non volevo arrivare a tanto, ma avevo chiesto un appuntamento all’assessore Faraoni, senza però mai essere ricevuto”. Così ha dichiarato il deputato regionale e leader di Controcorrente Ismaele La Vardera in merito agli sviluppi della legge anti crack. “Sospenderò la mia partecipazione nelle commissioni – ha aggiunto – e non andrò in aula fino a quando qualcuno non mi riceverà. Questo governo deve smetterla di giocare con la vita delle persone. La situazione all’Asp di Trapani è l’ennesima dimostrazione di quanto importi a questo governo della salute dei siciliani”.

“Non avevo intenzione di arrivare al punto di dovermi incatenare dentro la presidenza dell’Ars – spiega il deputato regionale -. Con me c’è anche il papà di Giulio Zavatteri e l’unica cosa che abbiamo chiesto è stata quella di avere dei chiarimenti su una legge che potenzialmente potrebbe salvare migliaia di giovani siciliani. Una legge al palo ormai da sei mesi solo perché mancano i decreti attuativi. Questa situazione è scioccante e non si può continuare così. Schifani deve darci delle risposte se no, da qui, non andiamo via”.

“Ho raggiunto Ismaele – conclude il papà di Giulio, Francesco Zavatteri – perché attendiamo da mesi le norme attuative della legge approvata lo scorso 25 settembre. Non è più accettabile che non si prenda in mano la situazione”.

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