Si può affermare che la Rap ha trovato nell’emergenza per il Covid-19 un “prezioso alleato”. Innanzitutto gode della circostanza che tutta la gente sta a casa e nelle strade ci sono controlli più serrati. Infatti ciò ha permesso un crollo nella produzione di rifiuti ingombranti e quindi ha evitato la loro diffusione nelle discariche abusive. Secondo i calcoli dell’azienda, dal 9 marzo al 18 aprile la produzione di ingombranti è diminuita del 70% rispetto al periodo antecedente il Covid-19. Certo, il servizio di ritiro a domicilio è temporaneamente interrotto, ma, affermano dalla Rap, è innegabile che la voce più grossa riguardi l’abbandono illecito in strada.
I numeri che in merito riporta il Giornale di Sicilia, parlano di 293 tonnellate d’ingombranti raccolti dalla Rap dal 9 al 31 marzo. Mentre mentre dall’1 al 18 aprile nelle strade c’erano “appena” 70 tonnellate. Il presidente della Rap Giuseppe Norata ha rilevato in merito: «È chiaro che questi dati sono stati fortemente influenzati dall’obbligo di restare a casa. Ma anche dai controlli sul territorio che, in questo periodo, sono stati più capillari. Questo è stato un fattore che ha inciso positivamente sulla diminuzione del fenomeno delle discariche abusive».
Ma quello sulle discariche non è stato l’unico effetto “positivo” che il Coronavirus sta producendo su un’azienda che ogni giorno ha a che fare con mille problemi. Un’altro è sicuramente la migrazione dei rifiuti dagli altri Comuni verso il capoluogo. Questo andazzo in tempi normali, non fa che appesantire il carico del lavoro degli operai, e incide sulla discarica di Bellolampo. Recentemente è stato stimato che normalmente questo fenomeno “migratorio” può raggiungere punte di 100 tonnellate al giorno.
Infatti la Rap ha recentemente denunciato che i “pendolari dei rifiuti” nei periodi normali creano vere e proprie discariche nelle zone periferiche della città. Tra le zone critiche vengono indicate quelle a confine con Monreale, Altofonte, Villaciambra, Villabate (via Galletti e via Guglielmini). Ma anche sul lato Nord (lato Capaci e Sferracavallo), dove si intercettano i rifiuti provenienti da Carini, Isola delle Femmine, ma anche da Alcamo.