Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando apre a una sua possibile candidatura alle prossime elezioni per il ruolo di governatore della Regione Siciliana. “Se ci saranno le condizioni, sì – ha dichiarato a La Repubblica -. Se qualcuno dovesse avanzare questa proposta, sappia che non sarà uno strumento per barattare Palermo. Troppo presto, comunque, per parlarne”.
Su Palermo e i suoi anni di amministrazione. “Nessuno risparmi critiche anche feroci alla mia amministrazione, sono il primo ad ammettere le difficoltà: è quello che succede se si alza molto l’asticella. Ma non si permettano di dire che Palermo non è cambiata: le ho trasferito la mia intera rete di contatti internazionali. Federalberghi dice che sono il più grande promoter turistico. Gli stessi che mi attaccano mi rivoterebbero. Lo so per certo. In privato ho continui attestati di stima da chi in pubblico mi critica aspramente. Ho permesso a Palermo di conquistare il diritto di essere diversa. Se Miccichè mi ha lodato è perché sono rimasto sempre coerente. Palermo è diventata da città di mafia a città dell’accoglienza: io per la mia visione mi faccio ammazzare. Mai alle urne con chi non mette al primo posto i diritti“.
“Non lo lascio. Ci sono tantissimi elettori democratici, o ex elettori, che condividono la mia stessa idea. Chi sposa la mia visione di città va al ballottaggio, ma dico chiaramente che sono pronto a portarla ai voti, anche rischiando di perdere“.
Roberto Lagalla si è detto pronto a diventare sindaco di Palermo, aprendo difatti a una sua candidatura. “È un antagonista che ha manifestato la scelta chiara di essere espressione dell’estrema destra”.