Tre vittorie in tre partite, contro Turchia Svizzera e Galles, sette reti segnate e zero subite, e qualificazione agli ottavi di finale come prima del girone. Per la Nazionale italiano tutto ciò è avvenuto grazie ad un’impronta di gioco frizzante ed entusiasmante. Ma anche per l’atmosfera di serenità allegria e sicurezza che ha circondato gli Azzurri. Ma a qualcuno forse tutto ciò non piace, e rischia di disturbare l’ambiente. Infatti negli spogliatoi dell’Italia ha fatto irruzione Enrico Letta, il segretario del PD. È entrato senza bussare. Anzi, idealmente, è entrato sfondando la porta. Intervenuto ieri sera nel salotto di Lilli Gruber, si è arrogato il diritto di dettare la linea morale della squadra azzurra, per quanto riguarda il Black Lives Matter, il movimento attivista nato negli Stati Uniti e impegnato nella lotta contro il razzismo.
Nell’ultima partita giocata dagli azzurri, Italia-Galles, è successo che pochi secondi prima del fischio d’inizio, alcuni giocatori della Nazionale, si sono inginocchiati. Seguendo il gesto dei giocatori inglesi. Sono stati Federico Bernardeschi, Andrea Belotti, Emerson Palmieri, Matteo Pessina e Rafael Toloi. Gli altri giocatori dell’Italia non hanno imitato i compagni. Il fatto è stato notato, se ne è parlato, e il presidente della Figc Gabriele Gravina è subito intervenuto per smorzare qualsiasi pericolosa polemica: «I calciatori sono liberi, qualcuno ha seguito l’impulso, altri si sono limitati ad applaudire, ma non ritengo che questo debba essere frutto di politica federale. Ognuno scelga per se». Ha lasciato quindi alla libertà di coscienza ed al libero arbitrio dei giocatori la massima libertà, anche perché inginocchiarsi non significa essere razzisti.
Tutto finito? No. Ci ha pensato Enrico Letta, il segretario del Pd a riaccendere la miccia. Non ha voluto lasciarsi sfuggire l’occasione d’intervenire anche lui sull’argomento. Ignorando che anche la Uefa non pretende nessun inginocchiamento, come se stesse parlando al bar, e non dinanzi a una milionata di telespettatori, si è rivolto alla Nazionale per dire: «Vorrei fare un appello ai nostri giocatori, che si inginocchino tutti. Perché francamente l’ho trovata una scena pessima. Se si mettono d’accordo sugli schemi di gioco, si possono mettono d’accordo anche su questo. È meglio, anche perché i gallesi si erano inginocchiati tutti e gli italiani no». Questa improvvida uscita di Letta, non richiesta e un po’ sgangherata adesso potrebbe rischiare di minare l’armonia di questo formidabile gruppo. Perché sono uomini che devono essere liberi di giocare, ma, soprattutto, anche liberi di pensare. E nessuno può dire quello che a suo avviso sarebbe meglio fare.