L’ex Iena Giarrusso si candida a presidente della Regione: stupore 5 Stelle

Manca ancora quasi un anno alle elezione del nuovo presidente della regione Sicilia, e già ci sono le prime candidature. Si è auto proposto l’eurodeputato Dino Giarrusso, ex Iena

Nel corso della trasmissione “L’aria che tira” de La7, il parlamentare europeo Dino Giarrusso ha comunicato la sua disponibilità a candidarsi alle elezioni per la presidenza della Regione sicilana. Ha detto di avere preso questa decisione sollecitato dalle «migliaia di messaggi» che ha ricevuto da persone che gli chiedono di candidarsi alla presidenza della Regione Sicilia. «Io — ha detto Giarusso mi metto a disposizione. Sto bene al Parlamento europeo. Ma nel M5s la regola aurea per cui bisognava restare da una parte è già saltata in altri casi. E credo che il modo migliore per vincere le elezioni sia avere una candidatura sostenuta dai cittadini». Per quanto riguarda il tema delle primarie interne al Movimento, l’eurodeputato ha precisato: «Avremo tutto il tempo di parlarne con Conte. Non è facilissimo parlare con lui ultimamente ».

IL MOVIMENTO 5 STELLE HA PRESO LE DISTANZE

Questa comunicazione di Giarrusso costituisce senza dubbio un terremoto in una coalizione che ancora non ha preso una decisione, perché divisa, sull’opzione delle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. Nonostante mancho circa un anno alle elezioni, i due papabili in corsa all’interno del Movimento 5 Stelle finora erano stati Giancarlo Cancelleri e lo stesso Dino Giarrusso. Ma la fuga in avanti dell’eurodeputato di certo ha creato molto imbarazzo e stupore. Al punto che, come scrive Repubblica, i vertici romani hanno dovuto prendere le distanze dalle dichiarazioni dell’ex Iena. «Si chiarisce — hanno detto dal Movimento 5 Stelle in una nota — che si tratta di un’iniziativa assolutamente personale, non concordata con i vertici del Movimento. Non sono ancora decise le modalità delle candidature e qualsiasi anticipazione in questo senso risulta fuori luogo».

STRAVOLTE LE REGOLE DEI GRILLINI

C’è anche da tenere presente che, regole alla mano, nel Movimento non è prevista l’ipotesi di dimissioni da una carica elettiva per una candidatura in un’altra istituzione. Ma Giarrusso in proposito sostiene che questa regola è già stata violata da Cancelleri. E si appella all’episodio che portò l’ex vicepresidente dell’Assemblea Regionale alle dimissioni, per accettare l’incarico di sottosegretario alle Infrastrutture nel governo Conte. «Nel momento in cui si consente ad alcuni di lasciare un incarico elettivo in corso per ricoprirne un altro ─ osserva Giarrusso, , quel principio vale per tutti ».

Ma c’è stata anche un’altra circostanza che ha fatto saltare i nervi nel Movimento. Infatti in tanti, soprattutto tra i deputati regionali, hanno appreso la notizia dell’auto candidatura di Giarrusso soltanto dalla stampa. E quando nella chat Whatsapp degli eletti in Sicilia è stato postato il link alle dichiarazioni dell’eurodeputato, c’è stato molto imbarazzo. Comunque è molto probabile che il candidato alla presidenza della Regione della Coalizione fra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, come auspicano molti venga fuori dalle primarie,