L’ex la picchia e lei tenta il suicidio: a salvarla una carabiniera siciliana

Una carabiniera siciliana ha convinto una donna, vittima di abusi da parte dell’ex, a fermarsi prima del suicidio. “La vita è un bene troppo prezioso, non sprecarla per un uomo che ti sta umiliando”. Queste sono state le semplici parole di Sonia Cannistraci, la carabiniera siciliana di 30 anni che ieri sera, a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, è riuscita a dissuadere una 49enne dal gettarsi nel vuoto da un balcone. 

La carabiniera ha capito subito che quella donna, in preda al dolore, avrebbe potuto farla finita, buttandosi nel vuoto. Poco prima la 49enne era stata picchiata dall’ex, un uomo che ha tre anni meno di lei. I militari, accorsi dopo una segnalazione giunta al 112, sono riusciti a bloccarlo insieme con la polizia mentre stava cercando di allontanarsi.

È stata proprio la vittima a indicarlo alle forze dell’ordine, mentre era affacciata al balcone della sua abitazione, al primo piano di una palazzina. Ai militari la donna ha anche riferito che poco prima lui l’aveva afferrata per il collo nel tentativo di soffocarla coprendole il volto con un cuscino. Poi, in preda all’ira e alla sconforto, la 49enne si è sporta dal balcone, minacciando di volersi lanciare. Un gesto estremo, un raptus, maturato per mettere finalmente fine a quelle sofferenze. Ma Sonia ha cercato di suscitare la sua attenzione per dissuaderla. “Non voleva neppure guardarmi, – racconta la carabiniera – già aveva una gamba fuori dalla ringhiera. Per fortuna, – continua – sono riuscita a instaurare un contatto con lei, anche visivo”.

 
L’appello: “Denunciate chi vi maltratta”

Sono stati minuti interminabili, ma la militare non ha perso la calma. Con gradualità e dolcezza è riuscita a tranquillizzare la 49enne, e a convincerla che si poteva fidare. “Quando ho capito che tra di noi ormai c’era dell’empatia – ha aggiunto Sonia – le ho detto che la vita è un bene troppo prezioso per sprecarlo con un uomo che la stava solo umiliando”.

“È stato allora – ha detto emozionata – che ho capito che aveva deciso di ascoltarmi e di desistere dal compiere quel gesto estremo. La cosa più difficile è stata mettersi in sintonia con lei e con la sua sofferenza», ha ribadito la carabiniera, che è di stanza a San Giorgio a Cremano e che da quasi quattro anni, li compirà a novembre, fa parte della grande famiglia dell’Arma. La 49enne ha già subito violenze in passato, ma non ha mai avuto la forza di denunciarle: «Il nostro invito va esattamente nella direzione opposta – sottolinea Sonia – bisogna assolutamente denunciare per mettere fine al proprio calvario”.