La “lezione” del “Caltagirone Film Festival”, una scommessa vinta

La rassegna si è chiusa con un concerto di musiche da film del compositore Paolo Vivaldi

La serata conclusiva ha visto l'esibizione del maestro Paolo Vivaldi

Sul “Caltagirone Film Festival” è calato il sipario nei giorni scorsi, ma la speranza è che l’esperienza possa ripetersi.
Con la stessa formula, e all’insegna della stessa eleganza, della magistrale direzione artistica e dell’abilità comunicativa che hanno connotato la prima edizione.
Di certo, la manifestazione più ricca di contenuti e spunti di riflessione sui temi dell’economia e della cultura tenutasi in Sicilia nell’estate del 2021.
Il tutto, in un’area di incomparabile bellezza, il Calatino.
Al di là degli ottimi riscontri in termini di presenze, la rassegna ha avuto il merito di inaugurare un nuovo possibile modello di sviluppo.
Un combinato disposto che ha messo insieme settima arte ed enogastronomia, esaltando le specificità territoriali.
Vivido esempio di come sia possibile partire dalle risorse locali per generare nuove forme di economia e benessere, tra innovazione e tradizione.
Inaugurato lo scorso 2 luglio, il festival ha acceso i riflettori sul fulgido passato della cinematografia in Sicilia, indicando possibili percorsi di rinascita fondati sulla cultura.

L’ ECCELLENZA MUSICALE DI PAOLO VIVALDI PROTAGONISTA IN CHIUSURA

La prima edizione del Festival non poteva concludersi in modo migliore, con un concerto di Paolo Vivaldi.
Un omaggio al legame indissolubile tra musica e settima arte, dal titolo “Il suono dell’immagine“.
Una preziosa rassegna della sua più recente attività di compositore di musiche da film e per fiction.
“Poche regioni al mondo – ha commentato il maestro – concentrano aspetti così unici e affascinanti, dal punto di vista ambientale, artistico e storico”.
“Definirla la terra degli dei – ha aggiunto riferendosi alla Sicilia – non è esagerato, tanta e tale è la bellezza che, insieme alla cultura, questa parte dell’isola trasmette”.
Parole che hanno entusiasmato il pubblico, che ha accolto calorosamente il compositore nella Tenuta Valle delle Ferle.
La cantina, che produce vini d’eccellenza, ricade all’interno del comprensorio del Cerasuolo di Vittoria.

IL CONCERTO

Paolo Vivaldi ha eseguito un repertorio di straordinarie colonne sonore da lui composte, assistito dal maestro Alessandro Sartini.
Con loro, un’eccezione orchestra formata da Simone Molino e Mariachiara Buonocore, rispettivamente primo e secondo violino.
E ancora, Clelia Lavenia, viola, Giulio Nicolosi, violoncello, Stefano Gerbino, contrabbasso e Giancarlo Parisi, flauto e sax.
Un concerto, andato velocemente in sold out, che ha regalato al pubblico momenti di vera emozione, con le immagini di celebri fiction accompagnate dalle colonne sonore composte dallo stesso maestro Paolo Vivaldi ed eseguite dal vivo.
Tra esse, “Rino Gaetano”, “La Baronessa di Carini”, “Edda Ciano e il comunista”, “Luisa Spagnoli”, “Pietro Mennea la Freccia del Sud”, “Rita Levi Montalcini” e “Adriano Olivetti”, con tanto di brano aperto dal suono di una mitica macchina per scrivere Lettera 22.
Prima di ogni esecuzione, il maestro ha descritto brevemente il contesto ed i retroscena dell’origine delle composizioni.

Un momento della serata conclusiva, che ha visto protagonista il maestro Paolo Vivaldi con "Il suono dell'immagine"
Un momento della serata conclusiva, che ha visto protagonista il maestro Paolo Vivaldi con “Il suono dell’immagine”

GLI OSPITI

La serata conclusiva ha visto la presenza di rappresentanti delle istituzioni quali Gino Ioppolo e Sabrina Mancuso, rispettivamente e vicesindaco del Comune di Caltagirone.
Il direttore artistico Sergio d’Arrigo ha presentato l’orchestra e ha ripercorso con soddisfazione le tappe dell’evento.
A conclusione, ha ringraziato i produttori della manifestazione, i giovani Claudia Sciacca ed Andrea Annino, per il valore dei contenuti artistici e culturali espressi dalla rassegna dedicata al cinema siciliano.