Sono passati esattamente trent’anni dalla mattina del 29 agosto del 1991, quando Libero Grassi attorno alle 7.45 venne assassinato, a Palermo, mentre stava andando al lavoro. Quattro colpi di pistola in via Alfieri misero fine ad una vita divenuta esempio di coraggio nella strenua opposizione a Cosa Nostra; qualche mese dopo l’uccisione fu varato il decreto che porta alla legge anti-racket 172 e al fondo di solidarietà per le vittime di estorsione.
Oggi, a trent’anni dalla scomparsa, Palermo ricorda l’imprenditore simbolo della lotta per la legalità, una lotta non ancora terminata contro un nemico purtroppo non ancora estirpato.
Stamattina, Alfredo Chiodi, nipote di Libero Grassi, ha dipinto di rosso il marciapiede di via Alfieri: un gesto per ricordare il sangue versato dal nonno. Ogni anno, in occasione dell’anniversario della morte dell’imprenditore, i figli Davide e Alice appendono sul luogo dell’omicidio un foglio con un eloquente messaggio che ricorda l’assassinio del padre, “imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall’omertà dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti, dall’assenza dello Stato”.
Presenti alla cerimonia il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, la commissaria antiracket e antiusura Giovanna Cagliostro. E ancora, Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio, i vertici di Guardia di finanza, Carabinieri e Polizia; Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Sicilia, Tano Grasso, presidente onorario del Fai, Daniele Marannano di Addiopizzo.
Oltre al consueto appuntamento in via Alfieri, si terrà anche la “Libero Grassi randonnèe”: l’itinerario prevede la partenza da piazza Unità d’Italia, un percorso sulle Madonie e, infine, l’arrivo attorno alle 16 sul luogo dell’assassinio. Da piazza Unità d’Italia parte anche, alle 8.30, la “ciclopedalata Libero Grassi”.
L’occasione è anche incentivo al consumo critico a sostegno dei titolari della pizzeria “La Braciera” di Palermo. Questi ultimi, con il supporto di Addiopizzo, hanno denunciato i soprusi subiti.
Si svolgerà, invece, alle 10.30 a Villa Lampedusa il dibattito condotto dal giornalista Lirio Abbate. All’evento prenderanno parte il prefetto Giuseppe Forlani, il procuratore aggiunto Salvatore De Luca e il commissario nazionale antiracket, Giovanna Stefania Cagliostro.
Oggi avrà luogo anche la VI edizione di “Vela per l’inclusione sociale”. L’ iniziativa vedrà i bambini del quartiere Kalsa e gli educatori di Addiopizzo, dei centri aggregativi del Laboratorio Zen Insieme e dell’Associazione “San Giovanni Apostolo – Cep”, a bordo delle imbarcazioni dei soci della Lega Navale Italiana. La traversata giungerà al Parco Libero ad Acqua dei Corsari, oggetto degli sforzi dell’associazione presieduta da Alice Grassi per la rigenerazione urbana.
Infine, alle 21.00, la proiezione del docufilm “Io sono Libero” all’arena alla Cala di Palermo. La pellicola verte sugli ultimi otto mesi di vita dell’imprenditore fino alla nascita di Addiopizzo.