«Libertà? Vaccinarsi è un dovere civico e morale. No a minacce e violenze»

Mattarella ha detto con fermezza che la pretesa di non vaccinarsi è in realtà “la richiesta di una licenza di mettere in pericolo gli altri”

mattarella quirinale

Mentre in diverse città si susseguono le manifestazioni contro vaccini e Green Pass, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è tornato a parlare della necessità di vaccinarsi. Ha detto che l’immunizzazione deve essere considerata come “dovere civico e morale”. Ed ha spiegato che “invocare la libertà di non vaccinarsi è in realtà una richiesta di licenza di mettere in pericolo la salute e la vita altrui. Chi pretende di non vaccinarsi costringe gli altri a rinunciare alle proprie libertà e alla normalità di vita”.

Il capo dello Stato, parlando alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università di Pavia, ha anche rimarcato che il vaccino, è «lo strumento che in grande velocità la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus. E sta consentendo di superarne le conseguenze non solo di salute ma anche economiche e sociali. Dunque quello di vaccinarsi è “un senso di responsabilità comune che ciascuno deve avvertire». Mattarella ha sottolineato inoltre che «l’economia è ripartita, e i dati sono straordinariamente positivi». Ha sottolineato che «tutto questo è possibile perché contrastiamo la pandemia con comportamenti responsabili, con la vaccinazione. Insomma con comportamenti di prudenza che non contrastano con la normalità della vita. Lo fa la stragrande maggioranza dei cittadini e merita apprezzamento e riconoscenza».

NO A VIOLENZA E MINACCE

Il Presidente della Repubblica ha anche rimarcato infine che «la violenza e le minacce che affiorano in questo periodo contro medici, scienziati e giornalisti e persone delle istituzioni sono fenomeni allarmanti e gravi. Che vanno contrastati con fermezza, anche sanzionando con doveroso rigore». Sullo stesso argomento si è recentemente espresso anche il presidente del Consiglio Mario Draghi. Che ha stigmatizzato con forza gli attacchi in alcuni casi violenti dei “no vax c19” contro gli organi di informazione e contro i medici. Li ha definiti “violenza odiosa e vigliacca”,