Una settimana dopo le inondazioni che hanno colpito la Libia, in una zona vicino a Derna, la città diventata un cimitero a cielo aperto, una famiglia di cinque persone è stata estratta viva dalle macerie sotto le quali era intrappolata. Ad effettuare il salvataggio i soccorritori italiani, giunti sul posto per dare il proprio contributo in una tragedia che ha visto più di 10 mila morti. Gli uomini della squadra di soccorso si sono fatti strada tra le macerie e i detriti delle palazzine sbriciolate dall’alluvione.
Questo della famiglia di Derna non è l’unico episodio di salvataggio avvenuto in questi giorni. Tante persone, a decine, sono stati estratti vivi, tutti increduli. Un uomo dopo il ritrovamento ha raccontato: “Non avrei immaginato di riuscire a sopravvivere”. Era rimasto intrappolato con la moglie nella palazzina di cinque piani collassata dopo il cedimento del terreno, strappato via dalla violenza dell’acqua. Un altro uomo, salvato con la moglie da un team maltese, aveva perso ogni speranza di trovare la figlia di 12 anni. L’aveva chiamata per giorni fra le macerie, senza avere risposta. E invece la piccola, trascinata lontano dai genitori in quella notte di orrore, era stanta soccorsa non lontano da un’altra squadra, e il papà l’ha potuta riabbracciare. C’è anche il video, divenuto virale, di un figlio che cerca la madre in mezzo alle macerie. «Mamma, sei viva?», grida il ragazzo. Un lungo silenzio squarciato alla fine dalla voce della donna: «Figli miei, siete vivi?», riesce a dire mentre è ancora intrappolata sotto i detriti.